Posso solo provare
Lasciate che coloro i quali sono in grado di offrire farfalle e poesia le ricordino e le offrano. E coloro i quali intrecciano e fabbricano reti per farfalle le intreccino e le fabbrichino pure. Il mio dono è molto inferiore a questi, e forse a guardar bene è anche disprezzabile, meschino; ma io devo sognare di valere qualcosa. Perché le cose, sciocche o meno, che la gente ricorda sono quelle che poi cercherà di riavere, a tutti i costi. E il mio lavoro è di riattizzare i loro desideri semispenti con i miei ricordi che bruciano, che fanno male. E allora forse rimetteremo insieme il Grande Orologio, e cioè la città, lo stato, il mondo, e torneremo a farlo funzionare. Lasciate che uno desideri il vino, e un altro una poltrona, e un altro ancora un aliante su cui lasciarsi spingere dal vento di marzo, e un altro ancora costruisca grossi elettro-pterodattili con cui sfidare venti più violenti. Qualcuno vuole un innocente albero di Natale, e un altro lo va a segare. Mettete insieme tutto questo, l’ingranaggio nel desiderio, il desiderio nell’ingranaggio, e io sarò lì per oliarli, ed è appunto questo che debbo fare. Una volta avrei proclamato che solo il meglio è meglio e solo la qualità conta, ma le rose sbocciano dal concime di sangue. Bisogna che ci sia il mediocre, perché possa fiorire l’eccellente. Così io sarò il miglior mediocre che ci sia e combatterò tutti coloro che dicono di lasciarsi andare, di affondare, di cedere, di lasciare che i rovi crescano sulla loro tomba da vivi. Io mi batterò contro le tribù vaganti di uomini scimmia, contro gli uomini pecora che brucano nei campi già depredati dai lupi, contro i baroni feudali che si rarefanno sulle sommità dei pochi grattacieli rimasti e ammassano cibi dimenticati. E io ucciderò quei malvagi con l’apriscatole e il cavatappi. Io li abbatterò con fantasmi di Buick, di OMO e di coni gelati, li spazzerò con fruste di zucchero filato finché imploreranno piangendo perdono. Riuscirò a fare tutto questo? Posso solo provare.

Crediti
 Ray Bradbury
 L'abisso di Chicago
  traduzione di Beata della Frattina
 SchieleArt •   • 




Quotes per Ray Bradbury

«...sapete cosa ho scoperto?»
«Che cosa?»
«Che la gente non dice nulla»
«Oh, parlerà pure di qualche cosa, la gente!»
«No, vi assicuro. Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice qualcosa di diverso dagli altri...»

Ogni giorno della tua vita leggi poesie. La poesia è buona perché esercita muscoli che non usi abbastanza spesso. La poesia espande i sensi e li riporta a condizioni primordiali. Fai sì che tu ti renda conto del tuo naso, del tuo occhio, del tuo orecchio, della tua lingua, della tua mano. E, dopo tutto, la poesia è metafora compatta e similitudine. Tali metafore, come i fiori di carta giapponesi possono espandersi all'esterno in forme gigantesche.  Lo zen nell'arte della scrittura

Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive.

Vivere nel rischio significa saltare da uno strapiombo e costruirsi le ali mentre si precipita.