Pregiudizio ingiustificabile
Sarebbe proprio l’ora che la psicologia universitaria aprisse gli occhi sulla realtà e che si interessasse, parallelamente alle esperienze di laboratorio, all’anima umana come è in realtà. Non dovremmo più lamentare che i professori proibiscano ai loro allievi di interessarsi alla psicanalisi o di utilizzarne le nozioni. Non si dovrebbe più indirizzare alla nostra psicologia il rimprovero di utilizzare in modo poco scientifico le esperienze attinte dalla vita quotidiana. So che la psicologia generale potrebbe trarre il massimo profitto da un serio studio dei problemi onirici, se soltanto essa giungesse a liberarsi del pregiudizio, sconsiderato e profano, secondo cui il sogno è soltanto l’eco di eccitazioni somatiche. La sopravvalutazione dell’importanza somatica è, anche in psichiatria, una delle principali cause della stagnazione della psicologia patologica che prospera soltanto nella misura in cui è direttamente resa fruttifera dall’analisi. Il dogma: Le malattie mentali sono malattie del cervello è un residuo del materialismo che fioriva intorno al 1870. Esso si è trasformato in un pregiudizio assolutamente ingiustificabile che frena ogni progresso scientifico.

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