Il bagliore dei grandi roghi faceva apparire ancora più pallide le figure esangui, riverse qua e là tra resti di armature; e le lacrime suscitavano le lacrime, i singhiozzi si facevano più acuti, i riconoscimenti e gli abbracci più frenetici. Le donne si stendevano sui cadaveri, bocca contro bocca, fronte contro fronte; bisognava batterle perché se ne staccassero quando si gettava la terra. C’era chi si anneriva le guance, chi si tagliava i capelli, chi si toglieva del sangue e lo gettava nelle fosse; chi si procurava ferite simili a quelle che sfiguravano i morti. Tra il rumore dei cimbali scoppiavano ruggiti. Qualcuno si strappava gli amuleti, ci sputava sopra. I moribondi si rotolavano nel fango insanguinato, mordendo rabbiosamente i pugni mutilati; e quarantatré Sanniti, un’intera primavera sacra, si sgozzarono tra loro come gladiatori. Presto mancò la legna per i roghi, le fiamme si spensero, le fosse erano piene; e, stanchi di aver gridato, esausti, vacillanti, si addormentarono accanto ai loro fratelli morti; pieni di inquietudini quelli che volevano vivere, e gli altri col desiderio di non svegliarsi più.
Presto mancò la legna per i roghi
Crediti
Quotes per Gustave Flaubert
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