Avrei voluto mettermi a piangere forte ma non potevo. Non avevo più l’età per versare lacrime, avevo fatto troppe esperienze. In questo mondo esiste un tipo di tristezza che non ti permette di versare lacrime. È una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno e, anche se si potesse, nessuno la capirebbe. E questa tristezza, senza cambiare forma, si accumula silenziosamente nel tuo cuore come neve durante una notte senza vento. La fine del mondo e il paese delle meraviglie
Quando ti guardo, a volte mi sembra di vedere una stella lontana. Sembra che brilli, ma è una luce di decine di migliaia di anni fa. Forse è la luce di un astro che ora non esiste più, ma a volte sembra più reale di tutto il resto.
Tu sei lì.
- E secondo te perché mi stimo così poco? - chiesi.
- Perché vivi solo a metà - rispose lei come se fosse niente. - L'altra metà è ancora intatta da qualche altra parte. Nel segno della pecora
La solitudine non è solo assenza di persone.
È la mancanza di scopo, la mancanza di significato.
Quando ti vedi in un mondo dove tutto sembra alienato e distante, dove ogni connessione è superficiale e ogni sforzo di comprendere è accolto con indifferenza, ti accorgi che la vera solitudine non è solo essere soli, ma sentirsi soli in un mondo che ha perso di significato.
Ci sono troppe cose di cui dobbiamo occuparci ogni giorno, troppe cose nuove da imparare.
Nuovi metodi, nuove nozioni, nuove tecniche, nuove parole.
E tuttavia ci sono esperienze che, per quanto possa passare e per quante cose possano accadere nel frattempo, non si riescono a dimenticare.
Ricordi che non sbiadiscono.
Eventi che rimangono dentro come pietre miliari... Kafka sulla spiaggia
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