
Quali sono allora le vere ragioni che spingono una persona a spendere il suo denaro per una nuova vettura piuttosto che per un nuovo pianoforte? Egli è pienamente consapevole del perché sceglie l’auto invece del piano? Non esattamente. Compra l’auto perché è ciò che si fa in quel momento.
Il moderno propagandista cerca quindi di creare le situazioni che consentono di modificare questa tendenza. A tale scopo può decidere di fare appello all’intimità del focolare domestico, cercando di promuovere nel grande pubblico l’idea di creare in casa un salotto dedicato alla musica. In questa prospettiva organizzerà ad esempio una mostra di salotti musicali d’epoca, arredati da decoratori famosi che influenzano il gusto dei compratori. Attento all’efficacia e al prestigio ornerà queste ricostruzioni con arazzi rari e preziosi e per focalizzare l’attenzione sull’esposizione la farà precedere da un evento mondano, una cerimonia cui saranno invitate personalità famose in grado di orientare le scelte dei cittadini comuni: un grande violinista per esempio, un artista rinomato, celebrità mondane.
L’ascendente che costoro esercitano sugli altri gruppi sociali fa sì che l’idea del salotto per la musica acquisti un rilievo che prima non aveva mai avuto. Differenti canali pubblicitari consentiranno poi di proiettare sul grande pubblico l’immagine di queste personalità e l’idea che incarnano. Nel frattempo architetti di grido verranno convinti a far sì che il salotto per la musica diventi un elemento di rigore nei loro progetti edilizi, magari prevedendo in un angolo una seducente alcova destinata al pianoforte.
I loro colleghi meno influenti imiteranno subito le realizzazioni di quelli che considerano i loro maestri, contribuendo così a diffondere l’idea del salotto musicale tra il grande pubblico che diventerà così l’ultima infatuazione alla moda. Il signore o la signora che avranno in casa un salotto per la musica, o, in sostituzione, almeno un angolo del soggiorno, penseranno quindi naturalmente ad acquistare un pianoforte.
Un tempo il produttore supplicava il cliente potenziale: Compratemi un pianoforte per favore! Oggi i ruoli si sono rovesciati e il cliente potenziale chiede al produttore: Vendetemi un pianoforte per favore! L’importanza del processo associativo nella propaganda viene esemplificata dall’ambizioso progetto immobiliare di Jackson Heights. Jackson Heights, quartiere modello situato nel Queens a New York, costruito negli anni ’20, era la prima città giardino di condomini e case singole immerse nel verde. I promotori non hanno lesinato sforzi per lanciare il nuovo quartiere vantando le sue attrattive. Sotto gli auspici della signora Astor e di alcune altre personalità, la troupe degli Jitney Players si esibì uno spettacolo di beneficenza per le vittime del terremoto in Giappone e in quell’occasione vennero presentati i vantaggi di cui avrebbero goduto i futuri proprietari, in particolare un campo da golf e il suo club house. Poco prima dell’apertura dell’ufficio postale il consulente in PR scoprì che l’evento coincideva con una data memorabile negli annali del servizio postale americano e concepì l’inaugurazione intorno a questa ricorrenza onde suscitare l’attenzione di tutto il paese verso il progetto. Per dare maggior risalto alla qualità degli appartamenti di Jackson Height venne organizzato un concorso tra i decoratori d’interni valutati da una giuria eminente.
Questa gara salutata da influenti personalità e seguita con molto interesse da milioni di persone, grazie ai quotidiani, ai magazine e a diversi canali pubblicitari, ha sancito definitivamente il prestigio del nuovo quartiere.
Per la diffusione delle idee, uno dei metodi più efficaci è quello di servirsi della struttura di gruppo della società moderna. Un esempio sono i concorsi di scultura del sapone Ivory, aperti agli studenti di certe classi di età e agli artisti professionali, peraltro un famoso scultore afferma che il sapone Ivory è un eccellente materiale.
Propaganda. Della manipolazione dell'opinione pubblica in democrazia
Traduzione di Augusto Zuliani
La psicologia delle PR
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Quando avevo cinque anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi felice. Mi dissero che non avevo capito il compito. Io dissi loro che non avevano capito la vita.
John LennonVoleva parlarmi ma non trovava nulla da dire. Alluse alla propria stanchezza e mi pregò di fargli delle domande. Ma con mio grande stupore dovetti constatare che avevo dimenticato come si domanda. Per non allarmarlo osservai che eravamo troppo vicini l'uno all'altro per interrogarci con qualche utilità. - Sì, - disse lui, - troppo vicini, è vero -. E parve allontanarsi all'infinito.
Maurice BlanchotI problemi autentici non sono mai riferiti a fattori esterni, come la ricchezza, il prestigio, la bellezza, ma hanno sempre a che fare con la nostra anima. Si può pranzare nel più lussuoso ristorante del mondo o si può semplicemente mangiare un panino, ma in uno stato d'animo per cui è del tutto indifferente se si tratta dell'una o dell'altra soluzione, perché quello che conta è la soggettività che dà valore all'esperienza.
Aldo CarotenutoChi desidera conoscere, dubiti all'inizio di tutte le cose, non assuma alcuna posizione prima di aver ascoltato le parti e dopo aver bene considerato e confrontato, giudichi e prenda posizione non per sentito dire, secondo le opinioni dei più, l'età, i meriti e il prestigio, ma sulle basi di una visione aderente alla realtà, nonché di una verità che si comprenda alla luce della ragione.
Giordano BrunoLa libertà personale è severamente limitata quando si è soggetti ad un governo fascista - che è esattamente l'elemento non dichiarato che abbiamo qui da noi. E Il governo controlla anche i giornali, la radio e gli altri mezzi di comunicazione - e questa è la ragione per cui noi siamo oggi una nazione in televisione, ci siamo? - che diffonde propaganda per promuovere le proprie politiche. ma è anche vero che il comunismo non è altro che una forma antica molto antica di fascismo.
Jordan Maxwell
Psicologia delle folle – Gustave Le Bon
Questo testo classico esplora come le masse siano influenzate dalle emozioni e dalle suggestioni, diventando così facilmente manipolabili. Le Bon spiega come i leader e i propagandisti possano dirigere il comportamento collettivo, rendendo questo libro fondamentale per comprendere le dinamiche di gruppo utilizzate nel marketing.
Le armi della persuasione – Robert Cialdini
Cialdini analizza i meccanismi psicologici che rendono una persona più incline a dire sì. Il libro è un punto di riferimento per chi vuole capire come le strategie di persuasione possono essere applicate nel marketing e nella comunicazione per influenzare le decisioni d’acquisto.
Il mercato delle illusioni – Werner Sombart
Sombart offre una critica alla società consumistica, analizzando come il desiderio di status e prestigio spinga le persone a consumare in modo eccessivo. Questo libro è strettamente legato al testo analizzato, poiché esplora le motivazioni sociali ed emotive dietro le scelte di consumo, fondamentali per i moderni propagandisti.
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