La legge di questa vita a cui si aspira oppressi sognando la semplicità non è se non quella dell’ordine narrativo, quell’ordine normale che consiste nel poter dire: Dopo che fu successo questo, accadde quest’altro. Quel che ci tranquillizza è la successione semplice, il ridurre a una dimensione, come direbbe un matematico, l’opprimente varietà della vita; infilare un filo, quel famoso filo del racconto di cui è fatto anche il filo della vita, attraverso tutto ciò che è avvenuto nel tempo e nello spazio! Beato colui che può dire: allorché, prima che, e dopo che! Avrà magari avuto tristi vicende, si sarà contorto nei dolori, ma appena gli riesce di riferire gli avvenimenti nel loro ordine di successione si sente così bene come se il sole gli riscaldasse lo stomaco. […] Nella relazione fondamentale con sé stessi, quasi tutti gli uomini sono dei narratori. Non amano la lirica, o solo di quando in quando, e se anche nel filo della vita si annoda qualche perché o affinché, essi esecrano ogni riflessione che vada più in là; a loro piace la serie ordinata dei fatti perché somiglia a una necessità, e grazie all’impressione che la vita abbia un “corso” si sentono in qualche modo protetti in mezzo al caos.
- L'Ego dell'Uomo Moderno
L'uomo moderno, imbevuto di ignoranza e di pregiudizi, educato alla protervia della presunzione che gli conferisce il pregiudizio democratico, rigetta senza appello qualunque autorità fondata su presupposti di ordine metafisico, ed anzi, per la verità, è sempre più sospinto a respingere qualunque forma di autorità in nome di quell'Ego alla cui amplificazione e distorsione lavora…
- Alla scoperta della fonte interiore: comprendere e gestire le nostre emozioni
Un'esplorazione del potere della consapevolezza per scoprire la fonte interiore delle nostre emozioni, trasformando rabbia e amore in strumenti per la crescita personale.
- L'uomo tra infelicità e malvagità: una visione pessimista
Riflessione filosofica sulla natura malvagia e infelice dell'uomo, analizzando il contrasto tra aspettative e realtà come fonte di sofferenza.
- L'uomo: una preda che consuma proteine vegetali
L'uomo nasce come preda e non è certo un predatore carnivoro, guardate i nostri canini, non sono mica canini da carnivori, fa ridere chi dice il contrario, poi noi umani abbiamo 9 metri di intestino, mentre l'intestino dei carnivori è molto corto perché la carne è molto tossica e la devono espellere subito e velocemente.…
- Il fascino del caos nell'animo umano: tra costruzione e distruzione
L'uomo ama costruire e creare ordine, ma è attratto anche dal caos e dalla distruzione, forse per paura di completare ciò che ha iniziato.
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