Quando il falso diventa veroMi è stato detto che su Facebook figurano uno o più profili a mio nome e con la mia fotografia, sui quali vengono pubblicati testi e fotografie e scambiate – anche se non so bene cosa significhi – amicizie. Questi profili sono falsi e io non ne sono in alcun modo responsabile.

Sono parte anch’essi a loro modo del tentativo ormai in corso da tempo, ma che si è accelerato senza limiti negli ultimi tre anni, di cambiare lo statuto del vero e del falso nei rapporti fra gli uomini. Anche in questo caso, tuttavia, la contraddizione fra il progetto consapevole e i suoi risultati mostra che chi crede oggi di governare il mondo non sa più che cosa sta facendo. Come abbiamo già avuto modo di suggerire in questa rubrica, se la sostituzione del falso al vero diventa integrale, chi mente non sa più di mentire e verità e menzogna, buona fede e mala fede si confondono nella sua mente fino a diventare indiscernibili. Ciò significa che la menzogna sfugge al suo controllo e può ritorcersi innanzitutto contro di lui, costringendolo ad agire contro i suoi stessi interessi fino a portarlo eventualmente all’autodistruzione. Non è certamente facile capire in che modo sia possibile comunicare fra uomini che non sono più in grado di discernere il vero dal falso. Dobbiamo, tuttavia, senza farci illusioni, ostinatamente provarci.

Crediti
 Giorgio Agamben
 SchieleArt •   • 




Quotes per Giorgio Agamben

Il problema della filosofia che viene è quello di pensare un'ontologia al di là dell'operatività e del comando e un'etica e una politica del tutto liberate dai concetti di dovere e volontà.

Il potere può decidere arbitrariamente chi è degno di protezione e chi può essere escluso.  Homo Sacer

La sovranità è il potere supremo che decide su ciò che è legittimo e su ciò che non lo è.  Homo Sacer

Riconoscere la nuda vita è il primo passo per costruire nuove forme di solidarietà e resistenza.  Homo Sacer

Che cosa mi ha insegnato la filosofia? Che essere uomini significa ricordarsi di quando non si era ancora umani, che compito dell'uomo è la memoria del non ancora e del non più umano – del bambino, dell'animale, del divino.