
Quanto conosciamo chi ci è vicino e quanto conosciamo noi stessi, perché le due cose vanno assieme. Quanto scendiamo in profondità o sorvoliamo sulla superficie, scansando noi per primi e di conseguenza l’altro. In pratica, quanto conta il rapporto o invece il passar tempo, investendo su questo e da ciò che dal rapporto si può ricavare?
Niente, in apparenza, sulla soglia della pagina aperta se non questa ferita ritrovata di una razza uscita dal libro, il cui ordine e disordine sono cammini di sofferenza, nient’altro che un dolore il cui passato e continuità si confondono con quelli della scrittura.
Quotes per Edmond JabèsIl cammino è sempre da trovare. Un foglio bianco è pieno di cammini
Bisogna aspettare talvolta anni perché l'istante che ci ha segnato ritrovi la sua voce, allora esso parla senza che noi possiamo più fermare il corso delle sue parole.
Che differenza corre tra scegliere ed essere scelto quando non possiamo fare altro che sottometterci alla scelta?
Un asino era davvero in pena
a raccontare la sua vita d'asino
al bel cavallo bianco
che lo sdegnava.
«Esprimiti come un cavallo»,
gli diceva il cavallo.
E l'asino gli rispondeva: «Non posso che
esprimermi come un asino: lo sono.»
Ma irritato il cavallo gli diceva
«Un asino sta zitto davanti a un cavallo.
Non te l'hanno insegnato?»
E l'asino piangeva, piangeva.
E le sue lacrime
– era mattino in una torrida estate –
rinfrescavano il suolo che, a modo suo,
ringraziava.
Non chiedere la strada a chi la conosce, ma a chi, come te, la cerca.
Ancora nessun commento