Il disegno Ragazzo disteso (Erich Lederer) di Egon Schiele rappresenta il suo amico e studente Erich Lederer, seduto in una poltrona appena abbozzata. Solo lo schienale è realizzato come un elemento bidimensionale giallo, che incornicia la testa del soggetto, ritratto in tre quarti. Il formato orizzontale è teso e si sviluppa attraverso i tratti di matita, i contorni in ocra gialla, il torso superiore parzialmente acquerellato per poi culminare nella colorazione differenziata dell’angolo superiore destro.
L’opera raffigura il figlio di Serena (1867-1943) e August Lederer (1857-1936), che dal 1899 avevano raccolto una delle collezioni più notevoli di opere di Gustav Klimt (1862-1918) e che erano anche amici dell’artista. Fu proprio Klimt a presentare Schiele alla famiglia Lederer nel 1912. Successivamente, l’artista ricevette commissioni per ritratti e fu invitato a soggiornare presso la residenza della famiglia a Győr. L’artista e Erich Lederer, molto interessato all’arte, divennero amici intimi. Nel 1915, fu Schiele a mediare la vendita del Fregio di Beethoven di Klimt a Carl Reininghaus per conto dei Lederer.
Il disegno è stato realizzato nel 1913, quando Schiele aveva appena ventitré anni. La sua tecnica espressiva si è sviluppata rapidamente in un breve periodo di tempo, come dimostra il modo in cui ha trattato il soggetto nella figura del giovane Erich. Il modo in cui ha rappresentato la poltrona con un solo tratto giallo e il modo in cui ha descritto l’ombra del viso del soggetto dimostra la sua padronanza della tecnica.
Il disegno è realizzato con matita e guazzo su carta, e misura 31,8×48,1 cm. È firmato e datato in basso a destra con la scritta EGON SCHIELE 1913. È conservato al Leopold Museum di Vienna, con il numero di inventario 1408.
In conclusione, Ragazzo disteso (Erich Lederer) di Egon Schiele è un esempio eccezionale del suo stile espressivo. La rappresentazione minimalista della poltrona e il modo in cui ha tratteggiato il viso del soggetto dimostrano la sua padronanza della tecnica, così come la sua abilità nel rappresentare l’essenza della figura umana. La sua relazione con la famiglia Lederer e la sua amicizia con Erich hanno influenzato profondamente la sua vita e il suo lavoro, come dimostra questo capolavoro.
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