A forza di ritenere che niente avesse importanza, ora sono ridotto a non avere alcun argomento, alcun pretesto su cui esercitare la mente. Se voglio evitare la catastrofe, devo a ogni costo reinventarmi una materia, crearmi nuovi oggetti, insomma qualcosa che sia diverso da me, che non esiga più l’«io».
Visione di crolli. Ecco in che cosa vivo dalla mattina alla sera. Ho tutte le infermità di un profeta senza averne le doti.
E tuttavia so – con una certezza impetuosa, irresistibile di possedere, se non dei lumi, almeno dei barlumi sull’avvenire. E che avvenire, Dio mio!
Mi sento contemporaneo di tutti i futuri terrori.
Trovato in un angolo un pezzo di formaggio, gettato lì da chissà quanto tempo. Un esercito di insetti neri tutto intorno. Quegli stessi che immaginiamo consumare gli ultimi resti di un cervello. Pensare al proprio cadavere, alle orribili metamorfosi cui sarà sottoposto, ha qualcosa di tranquillizzante: vi corazza contro le pene e le angosce; una paura che ne distrugge mille altre.
Quotes per Emil CioranNon vi è santità senza una voluttà della sofferenza e senza una raffinatezza sospetta. La santità è una perversione senza eguali, un vizio del cielo.
Un dio comincia a diventare falso nel momento in cui nessuno si degna di farsi ammazzare per lui.
Si è liberi soltanto vivendo come se non si fosse nati, come se, nell'ipotesi di una scelta anteriore all'esistenza, si fosse pronunciato un no senza equivoci.
Percepisco questo secondo, e poi quest'altro, faccio il bilancio di ogni minuto. Perché tutto questo? – Perché sono nato. È da un tipo speciale di veglia che deriva la messa in discussione della nascita.
Dovunque vada, lo stesso senso di non appartenenza, di gioco inutile e idiota, di menzogna, non negli altri, ma in me: fingo di interessarmi a cose di cui non m'importa niente, recito costantemente un ruolo per ignavia o per salvare le apparenze; ma non partecipo: ciò che mi sta a cuore è altrove. Proiettato fuori dal paradiso, dove potrei trovare il mio posto, una casa? Deluso, mille volte deluso. C'è in me qualcosa come un osanna folgorato, inni ridotti in polvere, un'esplosione di rimpianti. Uno per cui quaggiù non c'è patria.
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