Considerato che mi dite che bisogna ricambiare il bene per il male, io vi dichiaro che sbagliate. Il male è una qualità che l’uomo possiede innata, perciò ha un valore scarsissimo. Il bene, al contrario, fu inventato dall’uomo che lo pagò a caro prezzo; di conseguenza lo si ritiene prezioso, come un oggetto raro di cui sia difficile trovarne esemplari. Ne risulta che il paragone fra bene e male è estremamente svantaggioso, a parte il fatto che è del tutto inutile.
Io vi dò il consiglio di ricambiare il bene per il bene, in misura uguale alla quantità che avete ricevuta; questo per non incrementare nell’animo umano il sentimento dell’usura. L’uomo è per natura avido e se una volta gli tocca di ricevere più di quanto gli spetta, s’abituerà a pretendere come un diritto ciò che gli fu dato solo per generosità. Altresì dovete stare attenti a non ricambiare in misura minore a quella che dovete: infatti se trufferete una sola volta, nessuno poi vi darà più affidamento. Se continuerete a truffare, nessuno vi farà del bene: tutto quel che riceverete non sarà che elemosina.
Fratelli, siate completamente scrupolosi nel ricambiare il bene che ricevete, perché al mondo non c’è nulla di più misero e ripugnante che l’elemosina. In quanto al male, invece, ripagatelo generosamente. Siate crudelmente larghi nel ricambiare al prossimo il male che vi ha causato, E se, chiestogli del pane, vi scaglierà un sasso, rovesciategli addosso un’intera montagna!
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