Uscendo presto il mattino, Roger e io abbiamo apprezzato l’odore pungente, distinto, del fumo di legna proveniente dal camino del cottage. Sulla spiaggia abbiamo assaporato il profumo della bassa marea, quella meravigliosa evocazione di tanti odori diversi, del mondo delle alghe, dei pesci e delle creature dalla forma e dalle abitudini bizzarre, delle maree che si alzano e si abbassano seguendo un ritmo prestabilito, dei cumuli di fango e delle incrostazioni di sale che si seccano sulle rocce.
Spero tanto che in futuro anche Roger, come me, sperimenti l’ondata di ricordi gioiosi risvegliata dal primo respiro di quel profumo, che entra nelle narici quando si ritorna al mare dopo una lunga assenza. Perché il senso dell’olfatto, più di ogni altro, ha il potere di richiamare alla mente i ricordi ed è un peccato che lo si usi così poco.
L’udito può essere fonte di un piacere ancora più raffinato ma va appositamente coltivato. C’è chi mi ha raccontato di non avere mai udito il canto del tordo dei boschi sebbene io sappia per certo che il fraseggio di questo uccello, simile al rintocco di una campanella, risuoni nel suo giardino ogni primavera. Sono convinta che, con suggerimenti ed esempi, i bambini possano essere aiutati a sentire le molte voci che li circondano. Prendetevi il tempo di ascoltare e parlare delle voci della terra e del loro significato: la voce maestosa del tuono, dei venti, il suono delle onde o dei corsi d’acqua.
E le voci delle creature viventi: nessun bambino dovrebbe crescere senza avere ascoltato il coro degli uccelli all’alba in primavera. Mai dimenticherà l’esperienza di puntare la sveglia presto al mattino e uscire nell’oscurità prima dell’alba.
La citazione è tratta da un articolo apparso per la prima volta nel 1956 sulla rivista Woman’s Home Companion con il titolo Help Your Child to Wonder e poi pubblicato in volume da Harper nel 1965 (col titolo The Sense of Wonder); è il racconto intimo delle escursioni fatte dall’autrice in compagnia di Roger, il piccolo nipote di tre anni che in un’estate degli anni ‘50 le aveva fatto visita nella sua casa nel Maine in riva all’oceano.
Brevi lezioni di meraviglia
Traduzione di Miriam Falconetti
Elogio della natura per genitori e figli
SchieleArt • •
C'è una gioia nei boschi inesplorati, / C'è un'estasi sulla spiaggia solitaria, / C'è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, / e c'è musica nel suo boato. Io non amo l'uomo di meno, ma la Natura di più.
George ByronNon si vuole formare uomini liberi, ma sudditi obbedienti. [...] L'educazione deve essere personale, e quella che si riceve dallo stato non è mai personale, ma sempre diretta a trasformare ognuno in un ingranaggio della macchina statale. [...] Non si coltiva l'individuo perché sviluppi la propria essenza, ma perché soddisfi le esigenze dello stato.
Max Stirner Il falso principio della nostra educazioneQuel suono sembrava averlo stranamente rinfrancato. Egli era un fantasma isolato, che proclamava una verità che nessuno avrebbe mai udito, ma finché avesse continuato a proclamarla, in qualche misterioso modo l'umana catena non si sarebbe spezzata. Non era facendosi udire che si salvaguardava il retaggio degli uomini, ma conservando la propria integrità mentale.
George OrwellIl viaggiatore si rammarica che una riga di parole non sia una catena d'immagini, di luci, di suoni, che fra di esse non circoli il vento, che su di esse non piova e che per esempio sia impossibile attendersi che nasca un fiore dentro la o della parola fiore. Il che viene a proposito sia di Arões che di qualunque altro luogo, ma visto che il paesaggio è così bello, visto che la chiesa madre è di stile romanico, il viaggiatore ha avuto questo sfogo. Ha appena sentito l'odore delle foglie bagnate, ma non sa dove sia la parola che dovrebbe esprimere quest'odore, questa foglia e quest'acqua. Un'unica parola per dire tutto, visto che molte non ci riescono.
José SaramagoLa montagna come amica ⋯ Perché salire? La risposta più incisiva a questa domanda è stata data dall'inglese George Mallory, a cui fu chiesto perché volesse scalare l'Everest: Perché è lì! [...] Si arrampica per sfuggire alla vita orizzontale, alle pianure piatte, perché altri hanno arrampicato prima di noi, per imitazione e passione condivisa. [...] Cosa impariamo di nuovo in alta montagna? La sua vulnerabilità e la sua forza. Se amo la montagna è perché solo lei, più del mare o della campagna, mi dà la sensazione di avere un corpo.
Pascal Bruckner Piccolo trattato di elevazione
Il senso perfetto di Anna D’Errico
Il libro esplora l’olfatto come senso potente per evocare ricordi e connettersi al mondo, in linea con il testo. Analizza il ruolo degli odori nella memoria e nella percezione, offrendo una prospettiva scientifica e narrativa. Invita a riscoprire i profumi della natura, come il fumo di legna o la bassa marea, per arricchire l’esperienza sensoriale, sottolineando l’importanza di educare i più giovani a questa sensibilità.
Walden. Vita nel bosco di Henry David Thoreau
Quest’opera celebra la connessione con la natura attraverso i sensi, con un focus sull’ascolto dei suoni naturali, come il vento o gli uccelli, temi centrali nel testo. Thoreau descrive l’esperienza di vivere immersi nella natura, invitando a coltivare l’attenzione per i dettagli sensoriali. Offre una riflessione poetica e filosofica sull’importanza di educare alla percezione della terra, per un’esistenza più consapevole e ricca.
I suoni del mondo di Bernie Krause
Il volume analizza i paesaggi sonori della natura, esplorando come i suoni, dagli uccelli alle onde, arricchiscano la nostra esperienza, in sintonia con il testo. Krause invita a educare all’ascolto attivo, specialmente nei bambini, per preservare la connessione con l’ambiente. Offre un mix di scienza e narrazione, sottolineando l’importanza di proteggere le voci della terra e di trasmettere questa sensibilità alle nuove generazioni.
Ancora nessun commento