La lingua, il linguaggio, il ritmo sottostante alle parole, e che distrugge le parole, è l’esercizio sovrano della libertà individuale attraverso la lingua materna, il piacere di fargli dire altro (compreso il contenuto) da ciò che ci ha insegnato. Le parole non hanno morale. Io non sono il loro servitore, e non aspetto da loro che quello che gli darò la possibilità di diventare: dei mezzi di resistenza a tutte le forme di angoscia, a tutte le forme di repressione.

Articoli ⋮ Elena Caruso ⋮ Linguaggio ⋮ Schiele Art ⊚
Barthes attraverso Il piacere del testo analizza le ragioni che spingono il lettore ad avvicinarsi ad un testo con un atteggiamento cannibalesco, quasi ne volesse divorare il tessuto, l’essenza. Cosa spinge il lettore a leggere fino a farsi del male! Fino⋯

David Foster Wallace ⋮ Linguaggio ⊚
Magari ti trovi nel mezzo di una riunione creativa al lavoro o roba del genere e per la testa ti passa tanto di quel materiale in quei brevi istanti di silenzio in cui i partecipanti scorrono i propri appunti in attesa della presentazione successiva che c⋯

Articoli ⋮ Gianmarco Pinciroli ⋮ Linguaggio ⊚
Kafka e Beckett tra narratività e nichilismo Questo lavoro non è e non intende essere un contributo critico in senso stretto rispetto all’opera letteraria e drammatica di Beckett; intende, invece, provare a render conto di un’ipotesi interpretativa, circa ⋯

Gilles Deleuze ⋮ Linguaggio ⊚
Lo scrittore, come dice Proust, inventa nella lingua una nuova lingua, una lingua, in qualche modo, straniera. Scopre nuove potenzialità grammaticali o sintattiche. Trascina la lingua fuori dai solchi abituali, la fa delirare. Ma il problema di scrivere n⋯

Jean-Luc Nancy ⋮ Linguaggio ⊚
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Articoli ⋮ Darin McNabb ⋮ Linguaggio ⊚
Già si è detto tutto, ma siccome viviamo dimenticando, bisogna continuare a ripeterlo. La ripetizione non è innocente: produce nuovi effetti. Se si pensa al termine postmoderno, vengono rapidamente in mente persone come Nietzsche, Heidegger, Foucault e De⋯
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