Portrait Dr. Franz Martin HaberditzlVedi dunque, seppure vuoi giudicare, quanto maggior vantaggio personale gli procuri l’essere ingiusto dell’essere giusto. Potrai rendertene conto con la massima facilità se porti all’estremo l’ingiustizia, la quale rende felicissimo chi compie ingiustizia, infelicissimi invece coloro che la subiscono e non vogliono compierla. Questo estremo è la tirannide, la quale sottrae, non già parte a parte, con la frode e la violenza, le cose altrui, divine e umane, private e pubbliche, ma bensì integralmente. Quando si sia sorpresi, in queste cose, a compiere un atto particolare di ingiustizia, si hanno punizioni e massimo biasimo; infatti coloro che commettono ingiustizia per una parte di questi misfatti son chiamati sacrileghi, schiavisti, scassinatori, rapinatori e ladri. Quando invece uno, oltre che sottrarre i beni dei concittadini, li rende anche schiavi e come tali li usa, invece di questi turpi nomi riceve l’appellativo di felice e beato, non solo dai concittadini, ma anche dagli altri che sappiano che egli ha realizzato la compiuta ingiustizia. Perché coloro che biasimano l’ingiustizia la biasimano non già perché abbiano ripugnanza a commettere azioni ingiuste, ma perché hanno paura di subirle. Così, Socrate, l’ingiustizia, quando si realizzi a sufficienza, ha più forza, indipendenza e potere della giustizia, e, come dicevo da principio, la giustizia è l’utile di chi è superiore, mentre l’ingiustizia è a sé medesima giovevole è utile.

Crediti
 Platone
 Repubblica
 SchieleArt • Imagno Portrait Dr. Franz Martin Haberditzl • 1917




Quotes per Platone

Il più grande di tutti i mali, comune alla maggior parte degli uomini, è un difetto insito nelle anime... Esso consiste in questo, che ogni uomo, come dicono, è per natura amante di sé stesso... Ma di fatto l'amore di sé stesso, rendendosi eccessivo, diviene d'ordinario, in ciascuno di noi, la causa di tutti i nostri errori, poiché chi ama è cieco riguardo a ciò che egli ama... Ed è per questo difetto che noi prendiamo la nostra ignoranza per sapienza.

Se mai vogliamo vedere qualcosa nella sua purezza, dobbiamo staccarci dal corpo e guardare con la sola anima le cose in sé medesime. E allora soltanto, come sembra, ci sarà dato di raggiungere ciò che vivamente desideriamo e di cui ci diciamo amanti, vale a dire la saggezza.  Fedone

In effetti la conoscenza della verità non è affatto comunicabile come le altre conoscenze, ma, dopo molte discussioni fatte su questi temi, e dopo una comunanza di vita, improvvisamente, come luce che si accende dallo scoccare di una scintilla, essa nasce dall'anima e da se stessa si alimenta. Su queste cose non c'è un mio scritto, né ci sarà mai.

La misantropia nasce quando si è riposta eccessiva fiducia in qualcuno, senza conoscerlo bene, ritenendolo amico leale, sincero, fedele, mentre poi, a poco a poco, si scopre che è malvagio e infido, un essere del tutto diverso. Quando questa esperienza si ripete più volte, specie con quelli che stimavamo più fidati e più amici, si finisce, dopo tante delusioni, con l'odiare tutti e col credere che in nessuno vi sia qualcosa di buono.

Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco, che in un anno di conversazione.