Arthur TressLa vita che conta è quella che non puoi raccontare. Sfugge a sé stessa. Quella vita è la tua morte che ti precipita addosso un’ora dopo l’altra. Chissà dove in tutte queste rovine, in questi atti mancati, c’è buona parte del non detto. Ma vallo a pescare! Compito diabolico e anche superfluo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. Il campo minato. I buchi neri che siamo. Tutto quello che sto dichiarando qui, che stiamo scrivendo, chissà cos’è e chissà a chi appartiene. Lasciamo sempre delle tracce residuali. Escrementi. Filtriamo come le cozze un sudiciume che chissà da dove parte e, quando arriva, non somiglia più al suo incipit. Trasfigurato dal viaggio. Questa che si chiama fenomenologia dello spirito, ma dovremmo chiamare fenomenologia della flatulenza. Non è altro. Siamo dei cessi. Senza metafora. L’importante è saperlo. Prenderne atto e tirare la catena, cioè trasformare in atto. Però, non ogni cesso è volgare. La putrefazione è una necessità fisiologica. Il corpo non è solo esibizione muscolare, fatuità da pavone imbellettato, ma anche e soprattutto questa putrefazione a grumi, la sua tanto agognata disindividuazione, vocazione all’inorganico, un chissà cosa oltre il silenzio. Quando Dolmancé nella Filosofia nel boudoir ha finito di leggere Ancora uno sforzo per essere repubblicani, chiude il libro mentre gli altri hanno smesso d’incularsi e dice: Tutto è detto. Sade, la più grande figura etica d’ogni tempo.

Crediti
 Carmelo Bene
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  • La filosofia non deve profetizzare, ma neppure dormire. Martin Heidegger La città sarà governata da noi e da voi nella veglia e non nel sonno. Platone Noi non ci realizziamo mai. Siamo due abissi: un pozzo che fissa il cielo.
     Fernando Pessoa  

  • Più che di comprendere l'ente di cui si discorre [scrive Heidegger in «Essere e tempo»], ci si preoccupa di ascoltare ciò che il discorso dice come tale. L'oggetto della comprensione diviene il discorso, il sopra-che-cosa lo è solo approssimativamente e superficialmente. Si intendono le medesime cose, perché ciò che è detto è compreso da tutti nella medesima medietà.
     Guido Milanese  

  • Quando ci apriamo ad intendere il modo in cui Martin Heidegger ci fa scoprire nel termine alethés, il gioco della verità, non facciamo che ritrovare un segreto cui essa ha sempre iniziato i suoi amanti, e da cui essi capiscono che è nel fatto di nascondersi che essa si offre loro nel modo più vero.
     Jacques Lacan  

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Riferimenti