La salute come letteratura e l'invenzione di un popoloLa salute come letteratura, come scrittura, consiste nell’inventare un popolo che manca. Inventare un popolo spetta alla funzione fabulatrice. Non si scrive con i propri ricordi, a meno di farne l’origine o la destinazione collettive di un popolo a venire, ancora sepolto sotto i suoi tradimenti e rinnegamenti. La letteratura americana ha questa capacità eccezionale di produrre scrittori in grado di raccontare i propri ricordi, ma come ricordi di un popolo universale composto dagli emigrati di tutti i paesi. Thomas Wolfe mette per iscritto tutta l’America, così come la si può trovare nell’esperienza di un solo uomo. Per la precisione, non è un popolo chiamato a dominare il mondo. È un popolo minore, eternamente minore, preso in un divenire-rivoluzionario. Forse esiste solo negli atomi dello scrittore, popolo bastardo, inferiore, dominato, sempre in divenire, sempre incompiuto.

Riepilogo
Crediti
 Gilles Deleuze
 Critica e clinica
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  • In fondo, Ermes è l'intelletto della forza divinizzante l'uomo. Il poeta nei momenti di estro (istros = furore) – il matematico che risolve problemi arditissimi – il fisico che trova una legge e la prova – un oratore che seduce un'assemblea – un musico che incanta i suoi uditori – sono manifestazioni dell'Ermes, intelletto sottile delle più alte pulsazioni ipercerebrali.
     Giuliano Kremmerz  

  • Le grandi società non sanno che la linea di demarcazione tra fame e furore è sottile come un capello. E il denaro che potrebbe andare in salari va in gas, in esplosivi, in fucili, in spie, in polizie e in liste nere.
    Sulle strade la gente formicola in cerca di pane e lavoro, e in seno ad essa serpeggia il furore, e fermenta.
     John Steinbeck    Furore

  • Andare a letto con una studentessa attraente era il secondo grande topos della letteratura americana, dopo il buon vecchio adulterio.
     Chad Harbach  

  • Untore: il vocabolo fu ben presto comune, solenne, tremendo. Con una tal persuasione che ci fossero untori, se ne doveva scoprire, quasi infallibilmente: tutti gli occhi stavano all'erta; ogni atto poteva dar gelosia. E la gelosia diveniva facilmente certezza, la certezza furore.
     Alessandro Manzoni  

  • Se il nostro Bruno lo superò per l'impeto e lo slancio del suo eroico furore, gli restò inferiore per la estemporaneità e rapsodicità della sua dottrina.
     Vincenzo Iannuzzi  

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