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Se io…

Se io, ancor che nessuno,
potessi avere sul volto
quel lampo fugace
che quegli alberi hanno,
avrei quella gioia
delle cose al di fuori,
perché la gioia è dell’attimo;
dispare col sole che gela.

Qualunque cosa m’avrebbe meglio
giovato della vita che vivo –
vivere questa vita di estraneo
che da lui, dal sole, mi era venuta!

Viaggiare! Perdere paesi!
Essere altro costantemente,
non avere radici, per l’anima,
da vivere soltanto di vedere!
Neanche a me appartenere!
Andare avanti, andare dietro
l’assenza di avere un fine,
e l’ansia di conseguirlo!
Viaggiare così è viaggio.
Ma lo faccio e non ho di mio
più del sogno del passaggio.
Il resto è solo terra e cielo.


Crediti
 Fernando Pessoa
 Pinterest • Filippo Crescenzi  • 




Quotes per Fernando Pessoa

La libertà è la capacità di rimanere isolati. Se puoi allontanarti dagli uomini senza essere costretto dalla mancanza di denaro, dalla necessità gregaria, dall'amore, dalla gloria o dalla curiosità, sei libero. Se non puoi vivere da solo, sei nato schiavo. Potresti possedere tutte le grandezze dello spirito o dell'anima: sarai un nobile schiavo o un intelligente servo, ma non sarai libero.  Libro dell'inquietudin

Perché dici di voler comprendere se dici di voler sentire?

Comprare libri per non leggerli; andare ai concerti ma non per sentire la musica né per vedere chi c'è; fare lunghe passeggiate perché sazi di camminare e andare a passare dei giorni in campagna solo perché la campagna ci annoia.  Libro dell'inquietudine

«Amico mio, già gliel'ho detto, gliel'ho già provato e adesso glielo ripeto... La differenza è solo questa: loro sono anarchici solo in teoria, io lo sono in teoria e in pratica; loro sono anarchici che si sottomettono, io sono un anarchico che combatte e libera... In una parola: loro sono pseudo-anarchici e io sono anarchico». E ci alzammo da tavola.

L'uomo non deve potersi guardare in faccia. È la cosa più terribile. La Natura gli ha fatto dono di non poterla vedere, così come di non poter fissare i propri occhi. Soltanto nell'acqua dei fiumi e dei laghi poteva scrutare il suo volto. E la postura che doveva assumere era peraltro simbolica. Doveva piegarsi, abbassarsi, per commettere l'ignominia di vedersi. Chi ha inventato lo specchio ha avvelenato l'anima dell'uomo.  Il libro dell'inquietudine