Pietra levigata: riflessioni sulla vitaForse davvero non c’è nulla di più sensato, alla fine, se non aspirare a essere come una pietra levigata che, a mo’ di lavagna, accoglie i segni impressi dalla potenza superiore della vita, da quella forza immensamente più grande da cui veniamo e verso cui andiamo, e che non può essere definita con una sola denominazione né con tutte le denominazioni messe insieme. I segni impressi su di noi possono essere ferite più o meno profonde il cui unico senso è la passione e il dolore, oppure, ricombinate creativamente dalla nostra libertà alimentata dalla sapienza, possono prendere la forma di bianche parole con un messaggio che la nostra vita trasmette fraternamente ad altre vite. Bagnati, irrigati, scavati, levigati dalla pioggia della vita, possiamo acquistare forma e comunicare bellezza.

Crediti
 Vito Mancuso
 Il bisogno di pensare
 SchieleArt •   • 



Citazioni correlate

  • Vi è essere solo perché vi è vita e, nel moto fondamentale che li destina alla morte, gli esseri dispersi e instabili si formano per un istante, si arrestano, la rapprendono […]. L'esperienza della vita si dà pertanto come la legge più generale degli esseri, la rivelazione della forza primitiva a partire dalla quale essi sono. […] Ma questa ontologia non svela tanto ciò che fonda gli esseri quanto piuttosto ciò che li porta un istante ad una forma precaria.
     Michel Foucault    Le parole e le cose

  • L'origine della vita, quindi, non sarebbe un evento puntiforme, ma un processo più graduale e collettivo... una rete fitta di scambi da cui emergono lentamente i rami principali. Questa visione è supportata dall'analisi dei genomi moderni.
     David Quammen    L'albero intricato

  • Il DNA è il codice della vita.
     Walter Gilbert    Il codice della vita. Il DNA e la rivoluzione dell'informazione biologica

  • Più divento dissipato, malato, vaso rotto, più io divento artista, creatore… con quanta minor fatica si sarebbe potuto vivere la vita, invece di fare dell'arte.
     Vincent Willem van Gogh  

  • Oggi è il mio compleanno. Compio settantadue anni. Be', è una bella età. Quando ne avevo venti, immaginando un uomo di settantadue anni, l'avrei visto come un vecchio bacucco. Ma io non mi sento così vecchio. Forse perché ho avuto la fortuna di lavorare, senza sosta. Credo di aver superato i centosettanta film: un bel record. Quindi l'ho ben riempita, la mia vita. Mi posso contentare. Insisto: sono fortunato.
     Marcello Mastroianni    Mi ricordo, sì, io mi ricordo

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