Lupo, come hai fatto a non farti addomesticare?
Cosa non ho fatto, caro amico cane. Non ho tradito il mio istinto, non ho voluto abbandonare i miei boschi e soprattutto non ho lasciato che decidessero gli altri al posto mio.
Non è male, sai, essere addomesticati. Si è protetti dal pericolo, si ha sempre del cibo, si ha un buon legame con l’uomo.
Ma non sei libero e la libertà per un lupo è tutto. Doversi difendere dall’uomo, dagli altri animali, dal freddo e cacciare per procurarsi il cibo sono degne fatiche della libertà. Un lupo o è libero o è già morto perché il fuoco che ha dentro, senza libertà, si spegne.
Lupo, raccontami di questo fuoco acceso.
È questo fuoco che ci fa ululare alla luna, che ci fa percorrere lunghi tragitti nel bosco, che ci fa accoppiare e compiere rituali antichi nel branco.
Come si fa ad accendere questo fuoco?
È già dentro di te amico cane. Sei tu che decidi se mantenerlo acceso o spento, se essere libero o prigioniero, se ascoltare il tuo intuito o la tua mente. Io sono un lupo e non ho scelta: ho bisogno del mio fuoco per vivere.
Senza questo fuoco non si può vivere?
Si può vivere. Ma non canterai mai alla luna e alle stelle, non sarai feroce quando è il momento di esserlo e dolce e affettuoso quando è il tuo istinto a suggerirti di arrenderti, non potrai mai vivere la potenza del branco ed assaporare cibo vero. Ma soprattutto non riuscirai mai a vedere nel buio, che è una delle caratteristiche più sacre del lupo.
Senza questo fuoco non si può vivere?
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