Per me era soltanto una parola. Non vedevo l’uomo nel nome, più di quanto lo vediate voi. Lo vedete? Vedete la storia? Vedete qualcosa? Per me è come se stessi cercando di raccontarvi un sogno – un tentativo inutile perché non c’è modo di comunicare a parole la sensazione del sogno, quel miscuglio di assurdità, sorpresa e stupore in un fremito di lotta e ribellione, la consapevolezza di essere preda dell’incredibile, che è l’essenza stessa dei sogni.. [..] È impossibile comunicare la sensazione di vita di qualsiasi fase della propria esistenza – ciò che ne costituisca la verità, il significato – l’essenza sottile e penetrante. È impossibile. Si vive come si sogna – soli…
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