Le chef d'oeuvre ou les mysterès de l'horizon

Tendiamo spesso a dimenticare che siamo ospiti della vita. Nasciamo senza volerlo e saperlo in un determinato tempo e luogo e, senza volerlo e saperlo, il corpo che abbiamo ricevuto in eredità biologica dispiega spontaneamente i suoi mirabili e, talvolta, terribili processi: il sangue circola, le ghiandole secernono ormoni, i capelli e le unghie crescono e, nel combattere le infezioni, milioni di globuli bianchi si immolano per noi. Tutto questo avviene in maniera indipendente dalla nostra volontà, dalla nostra coscienza e dalla nostra memoria, così come involontaria, inconscia e immemore è stata la nostra nascita.

Siamo ospiti della vita proprio perché inseriti in processi automatici: dal nostro organismo a quello di un batterio o di un filo d’erba, la vita si riproduce e si mantiene attraverso elaborati sistemi d’autoregolazione. Dobbiamo riscoprire la meraviglia della natura che, in noi e fuori di noi, priva di riflessione, ci determina e ci guida, sentire nuovamente lo stupore che questa esperienza elementare ha suscitato negli uomini per millenni, alimentando religioni, filosofie e letterature.

Il fatto che dipendiamo da potenze inconsce o più grandi di noi che operano senza il nostro consenso e che segnano in parte il nostro destino non significa che dobbiamo consegnarci loro passivamente. Al contrario, tutta l’evoluzione della nostra specie rappresenta lo sforzo di emanciparci dal loro diretto dominio, di interrompere l’immediatezza dell’istinto, di educare e mettere argini alle passioni attraverso il consolidamento della volontà, di incrementare le conoscenze grazie all’esperienza e alla riflessione, di apprendere a risalire il corso del tempo a ritroso per mezzo della memoria.

Crediti
 Remo Bodei
 Immaginare altre vite
 Pinterest • René Magritte Le chef d'oeuvre ou les mysterès de l'horizon • 1955




Quotes per Remo Bodei

Il tempo non passa, siamo noi che passiamo, siamo noi che ce ne andiamo: nasciamo, viviamo e moriamo.

È necessario superare la concezione negativa del dubbio (e della crisi) e coglierne l'aspetto di opportunità, per innovare e trovare soluzioni nuove: il dubbio può diventare uno strumento per scoprire nuove forme di verità. Tra dubbio e verità pertanto non c’è conflitto, ma rapporto di causalità reciproca: il dubbio genera verità e la verità genera il dubbio.  La risorsa del dubbio

Ciascuno di noi nasce senza sapere e volere, in un determinato tempo e luogo, con un corpo ricevuto in eredità dai genitori e fatica molto per raggiungere a tappe forzate la comprensione del mondo in cui è caduto. Il rischio è che, alla fine, ognuno si faccia le sue opinioni senza confrontarle.