Una delle figure più note della fenomenologia dello spirito riguarda il rapporto signoria e servitù: il signore è colui che, pur di affermare la propria indipendenza, è disposto a sacrificare la propria vita; a differenza del servo. Questo atto di codardia, che tuttavia non sento di dover giudicare perché chiunque può aver paura di morire, consente al servo di diventare una cosa che il padrone può utilizzare per ottenere lavoro e servizi. Ben presto, però il rapporto si rovescia: il Signore, inizialmente indipendente, si trova a dipendere dal lavoro del servo; mentre quest’ultimo produce tutto ciò di cui necessita con il suo lavoro ed è, per tale motivo, autonomo. Il processo attraverso cui il sevo giunge a comprendere di essere libero non è semplice; anzi, talvolta è duro e tortuoso, fatto di fatica, duro lavoro e ingiurie. Eppure, senza tutto questo, il servo non sarebbe mai arrivato a concepirsi come indipendente.
Signoria e servitù
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