Slogans destinati a incrementare lo spaccio di idee balorde
Interrogarci su una «politica» degli intellettuali è oggi importante anche perché viviamo in un momento in cui i cosiddetti «prodotti culturali», sono sempre più coinvolti nel consumismo. Sono spesso manipolati in vista di un successo immediato e labile che talora non ottengono o che dura lo spazio di un mattino. Si propongono spesso di urtare, irritare, scandalizzare (cosa anche questa molto difficile) per imporsi con il marchio di una novità assoluta, che è pura illusione. Assumono spesso la funzione e il valore di slogans destinati a incrementare lo spaccio di idee balorde e di fanatismi fittizi. E gli autori di essi non esitano a presentarsi sul palcoscenico, a recitare in costume, a dare lo spettacolo che ritengono più propizio al loro successo. […] Una parte dell’amara tristezza che oggi pervade il mondo degli intellettuali è dovuta appunto alla coscienza della loro perduta o diminuita autonomia decisionale, del pericolo incombente di poter sopravvivere solo come strumenti di forze che apprezzino l’opera loro solo come mezzo occasionale di successo, da buttar via quando non riesce più utile.

Crediti
 Nicola Abbagnano
 I rischi del consumismo
 SchieleArt •   • 




Quotes per Nicola Abbagnano

Una personalità non può esprimersi col proprio suicidio o con l'omicidio di quella degli altri. E il suicidio e l'omicidio sono i fini latenti di un sesso che si ribella alla propria misura. Sadismo e masochismo sono i limiti estremi di questa tendenza, che conosce tutti i gradi intermedi. È in nome del femminismo che oggi solitamente si protesta contro la riduzione del partner sessuale a cosa, a oggetto strumentale, non più valido di una bambola di gomma. Ma in realtà chiunque fa del partner una cosa, si degrada in cosa.  Sesso e morale

Napoli, del resto, rimase sostanzialmente impermeabile al fascismo. Lo furono gli stessi notabili che pure nel '22, alla vigilia della marcia su Roma, s'erano spellate le mani ad applaudire Mussolini al teatro san Carlo. Altrettanto estraneo agli slogan mussoliniani fu il popolo, per atavico irridente scetticismo (un difetto, a volte, può trasformarsi in virtù).  Don Benedetto e io

Per scoprire l'autentica oggettività del mondo l'uomo non deve pensare il mondo come una parte di sé, ma deve sentire se stesso come una parte del mondo.

L'ideale della ragione che si era affacciato nel mondo moderno con Grozio e Cartesio ha trovato in Spinoza una delle sue prime determinazioni tipiche.

In tutti i suoi aspetti, umili o alti che siano, l'esistenza dell'uomo è la ricerca dell'essere. L'uomo cerca in ogni caso un appagamento, un completamento, una stabilità che gli mancano. Cerca l'essere. Questa condizione è caratteristica della sua finitudine. Se egli cerca l'essere, non lo possiede, non è, lui, l'essere.