Sogni e realtà di un autoreSono franco canadese, nato in New England. Quando sono arrabbiato, spesso impreco in francese. Quando sogno, spesso sogno in francese. Quando piango, piango sempre in francese, e dico non mi piace, non mi piace. È la mia vita nel mondo che non voglio. Ma c’è. Sono ancora curioso, ho ancora fame, la mia salute è eccellente, amo la mia donna, non ho paura di andare lontano, non ho neanche paura di lavorare duro, fino a che non ho bisogno di lavorare sessanta ore la settimana. Non mi va di alzarmi la mattina ma quando devo, mi alzo. Posso lavorare 40 ore la settimana se il lavoro mi piace. Se non mi piace, lo lascio. La mia famiglia e la mia donna mi hanno sempre aiutato, senza di loro, penso sarei morto nella neve in qualche posto. Un giorno sarò un uomo come gli altri uomini. Oggi sono un bambino e lo so, e passo il tempo a pensare. Dovrei essere uno scrittore. Ho pubblicato un libro, ho ricevuto 1,900 dollari per quattro anni di lavoro su quel libro. Prima ho passato dieci anni a scrivere altre cose che non sono mai stato capace di vendere. È possibile che un giorno, una volta che sarò passato dall’altra parte del buio per sognare eternamente, queste cose, storie, scene, appunti, questa dozzina di romanzi impossibili, finiti a metà, saranno pubblicati e qualcuno raccoglierà i soldi che sarebbe dovuto arrivare a me. Ma questo succederà se sarò un grande scrittore prima di morire.

Crediti
 Jack Kerouac
 The Unknown Kerouac
 SchieleArt •   • 




Quotes per Jack Kerouac

Come mai l'unica forza pulsante, la vita, è un evento così tragico e amaro? Dalla torbida umidità del grembo arriviamo sulla terra secca e arida, dalla quale non c'è ritorno? L'unico bene vitale che rimane eterno è l'amore.

Poi tutto a un tratto ebbi il più terribile impeto di pietà per gli esseri umani, quali che fossero, le loro facce, le bocche dolenti, caratteri, tentativi di essere gai, piccole impertinenze, il sentirsi perduti, le loro cupe e vuote spiritosaggini così presto dimenticate: Oh, a che scopo? Sapevo che il suono del silenzio era dovunque e perciò tutto dovunque era silenzio. E se dovessimo svegliarci all'improvviso e vedere che quel che credevamo questo e quello, non è per niente né questo né quello?

Fluttuare leggero sopra un abisso è come la vita, quando, senza averlo premeditato, perdiamo i nostri preconcetti nel turbinio e nel pericolo delle cose reali che accadono, e ci riempiamo di un'improvvisa inaspettata gioia, di un'agitazione rapida transitoria, a volte anonima, a volte in sintonia con il nostro essere. Tutto si incrocia, si lega, si avvolge e si pone al centro di quella conoscenza celestiale provata da chiunque comprenda ciò che vuole fare davvero.

Che m'importava di tutte le ferite brucianti di tutti i tediosi torti del mondo, le ossa umane sono solo vane linee erranti, l'intero universo un vacuo calco di stelle. Io sono il Bhikku Ratto Vuoto! sognavo. Che m'importava dello squittio del piccolo io che vaga in ogni dove? I miei interessi erano sparpagliare, isolare, tagliare, espandere, estinguere, eliminare, nient-avvenire, uscire, fuoruscire, spezzare il legame, il legame, vano, snap!  I vagabondi del Dharma

Avrei voluto andare a prendere di nuovo Rita e dirle molte altre cose, e far veramente all'amore con lei, questa volta, e colmare la sua paura degli uomini. Ragazzo e ragazze hanno rapporti così tristi in America; snobismo vuole che cedano immediatamente al sesso senza adeguate parole preliminari. Non parole di corteggiamento, ma sincera apertura dell'anima, perché la vita è sacra e ogni momento prezioso.  Sulla Strada


Riferimenti