Solitudine senza grandezza
Ma se poi v’accorgete che è grande, rallegratevene; che sarebbe infatti (domandatevi) una solitudine senza grandezza; c’è solo una solitudine, e quella è grande e non è facile a portare e a quasi tutti giungono le ore in cui la permuterebbero volentieri con qualche comunione per quanto triviale e a buon mercato, con l’apparenza di un minimo accordo con il primo capitato, col più indegno…
Ma sono forse quelle ore in cui la solitudine cresce; ché la sua crescita è dolorosa […]. Ma questo non vi deve sviare.
Questo solo è che abbisogna: solitudine, grande intima solitudine. Penetrare in sé stessi e per ore non incontrare nessuno, – questo si deve poter raggiungere.
Essere soli come s’era soli da bambini, quando gli adulti andavano importanti e grandi, perché i grandi apparivano così affaccendati e nulla si comprendeva del loro agire.
[…] noi lottando e con fatica andiamo preparando, l’amore che consiste in questo: che due solitudini si proteggano, si delimitino e si inchinino l’una innanzi all’altra, reciprocamente.

Crediti
 Rainer Maria Rilke
 Lettere a un giovane poeta
 SchieleArt •   • 



Tags correlati
Parole chiavi