[L'educazione sessuale nelle scuole] così come concepita è per lo più orribile, si spiegano i corpi come fossero macchine. L'educazione alla sessualità si fa attraverso la letteratura e le poesie, leggendo Dante, Petrarca, Flaubert, Proust, che sono l'unica forma di educazione all'erotismo che può funzionare a scuola. Solo così si può contrastare l'intolleranza e educare a non separare troppo la passione erotica dall'amore, in qualunque forma esso si manifesti. Il naufragio educativo: per un'erotica dell'insegnamento
Io sono non credente. Sono cresciuto con Marx e Pasolini, ho frequentato l'area di Lotta Continua e del Movimento 77, oggi pratico la psicoanalisi, una fede laica. Però sono convinto che ci sia qualcosa che va oltre la materia, una forza maggiore. Per me è la forza generatrice del desiderio, che dilata gli orizzonti. Ciascuno di noi si porta dentro una vocazione, siamo fatti per quella strada: quando perdiamo di vista questa linea, allora interviene la psicanalisi. O la religione.
La nostalgia è la tristezza di non potere più avere quello che si aveva avuto prima: la giovinezza, il primo amore, la nostra casa, la forza del nostro corpo, eccetera. Si tratta di un rimpianto inconsolabile che trascina la vita all'indietro. È quello che Gesù vuole colpire quando invita il discepolo che ha perduto il proprio padre a guardare avanti, a lasciare che i morti seppelliscano i morti.
Il recupero dell'umiliazione come principio pedagogico è inaccettabile. Non perché non sia fondamentale in ogni processo educativo l'esperienza del limite e del riconoscimento delle proprie responsabilità, ma perché non c'è alcun valore educativo né nell'umiliazione, né nell'imposizione dell'umiltà. Anzi, se c'è un compito etico della Scuola è proprio quella di liberare le vite dei nostri figli dall'esperienza ingiusta dell'umiliazione e di quella dell'umiltà imposta.
Onora tuo padre e tua madre è uno tra i comandamenti biblici più belli. Portare onore ai propri genitori – non malgrado siano imperfetti e vulnerabili, ma proprio perché essi sono tali – significa riconoscere il debito simbolico grazie al quale la vita sorge e iscrivere la propria vita nel patto tra le generazioni perché nessuna vita può farsi da sé stessa.
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