Sit zende rmaenner aktSidi Merbat, 16 ottobre 1942
Oggi ho provato una viva e stupida emozione, scorgendo un’automobile scendere alla spiaggia: a bordo c’erano un uomo e una ragazza bionda, molto bella pareva da lontano. Scesi anch’io subito a mare. Uno dei miei compiti è quello di vietare a tutti i civili l’accesso alla spiaggia, che è zona militare. I due stavano già facendo il bagno, un po’ al largo. La macchina era una delle vetture della residenza: si trattava certo di un funzionario, che aveva portato con sé la moglie, o la fidanzata. Rimasi lì ad aspettare, invidiando la fortuna di quell’uomo. Sarebbe meraviglioso vivere qui con una compagna, volerle bene e fare il bagno insieme. Quando essi accennarono a tornare a riva, io mi ritirai senza farmi vedere.
I militi poi mi dissero che la ragazza era una di quelle del postribolo. Son rimasto molto deluso. Avevo immaginato qualcosa di più bello e puro, e ne avevo goduto anch’io, nonostante l’invidia.

Crediti
 Giuseppe Berto
 Guerra in camicia nera
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