Di Luigi resterà tutto per il semplice fatto che Luigi è un vero musicista e un vero poeta; era colto, nel vero senso della parola, ed aveva una sensibilità squisita, come tutti gli uomini veramente buoni. Considerate, per favore, che fu lui, soltanto lui, il primo cantautore italiano: cominciò a scrivere, Luigi, quando imperavano Luciano Tajoli e Achille Togliani, ancor prima di Paoli. Perché è diventato famoso soltanto dopo la morte? Perché fu soltanto in quel tragico Festival, nell’ultima serata della sua vita, che entrò in tutte le case e si fece ascoltare da tutti. Ci andò di malavoglia, sapete. Ma era un uomo, e aveva piena coscienza del suo mestiere, mi disse prima di partire e bisogna che mi adatti a sopportare i lati peggiori. Fu un vero e proprio sacrificio, entrare nella bolgia di Sanremo, sapeva benissimo di non essere uno show-man, ma si rendeva conto che non aveva il diritto di deludere la sua casa discografica e i suoi ammiratori. Partì controvoglia, ripeto, ma partì. Nessuno di noi avrebbe potuto avere un sia pur lontanissimo sospetto della sua incredibile fine. Cose simili, purtroppo, accadono sempre alla persona sbagliata…
Sopportare i lati peggiori
Crediti
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