Species che viene taciuta dai moralisti
Nessuno riterrà vera così facilmente una dottrina solo perché essa rende felice, o virtuosi: esclusi forse i cari «idealisti», che si entusiasmano per il buono, il vero, il bello e che lasciano nuotare nel loro stagno ogni sorta di multicolori, goffi e bonari desideri. Felicità e virtù non sono argomenti. Si dimentica troppo volentieri, anche da parte di spiriti illuminati, che il rendere felici e il rendere cattivi sono contro argomenti di peso altrettanto scarso.

Una cosa potrebbe essere vera, anche se dannosa e pericolosa in sommo grado; anzi potrebbe addirittura esser parte del carattere fondamentale dell’esistenza, che perisca chi giunge alla perfetta conoscenza, cosicché la forza di uno spirito si misura a seconda di quanta verità sia ancora in grado di sopportare, o detto più chiaramente, a seconda di quanto gli sia stato necessario assottigliarla, nasconderla, addolcirla, smussarla, falsificarla.

Ma non c’è alcun dubbio che al fine di scoprire determinate parti di verità i cattivi e gli infelici siano avvantaggiati e abbiano una maggiore probabilità di successo; per non parlare dei cattivi che sono felici, una Species che viene taciuta dai moralisti. Forse durezza e astuzia offrono condizioni più favorevoli alla nascita dello spirito forte, indipendente, e del filosofo, di quella soave, lieve, remissiva docilità e di quell’arte del prendere alla leggera, che si apprezza e con ragione, nel dotto. A condizione, e questo è pregiudiziale, che non si restringa il concetto di “filosofo” al filosofo che scrive libri – o che porta nei libri la propria filosofia! Stendhal collabora all’immagine del filosofo dallo spirito libero con un ultimo tratto che non voglio tralasciare di sottolineare, a vantaggio del gusto tedesco: – poiché esso va conto il gusto tedesco. «Pour ètre bon philosophe», dice quest’ultimo grande psicologo, «il faut être sec, clair, sans illusion. Un banquier, qui a fait fortune, a une partie du caractère requis pour faire des découvertes en philosophie, c’està-dire pour voir clair dans ce qui est».

Crediti
 Friedrich Nietzsche
 Al di là del bene e del male
  Lo spirito libero
 SchieleArt •   • 




Quotes per Friedrich Nietzsche

Paragonati nel complesso uomo e donna, possiamo dire: la donna non avrebbe il genio dell'ornamento se non avesse l'istinto del suo ruolo secondario.

Bisogna indovinare il pittore per comprendere il quadro, questo sapeva Schopenhauer. Ma tutta la corporazione di tutte le scienze si preoccupa di comprendere quella tela e quei colori, non il quadro; anzi si può dire che soltanto colui che ha ben fermo negli occhi il quadro generale della vita e dell’esistenza potrà servirsi delle singole scienze senza danneggiarsi: infatti, senza un tale quadro complessivo regolatore, esse sono fili che non portano mai alla fine e che rendono il corso della nostra vita ancora più confuso e labirintico.  Schopenhauer come educatore

Si vieni puniti soprattutto per le proprie virtù.

Rallegrarsi di una lode è per molti solo una cortesia del cuore - e proprio il contrario di una vanità dello spirito.

L'irrazionalità di una cosa non è una prova contro la sua esistenza, ma piuttosto una sua condizione.