Spinoza e l'espulsione dalla sinagoga: analisi di un decreto di scomunicaSu decreto degli Angeli e su ordine dei Santi, con il consenso di Dio, che Egli sia lodato, e con il consenso dell’intera Santa Congregazione, davanti a questi sacri libri, noi scomunichiamo, espelliamo, malediciamo e danniamo Baruch de Spinoza e di fronte ai libri sacri, in nome dei 613 precetti in essi contenuti, noi lo scomunichiamo con l’anatema che Giosuè scagliò su Gerico, con la maledizione con cui Eliseo maledisse i fanciulli e con tutte le imprecazioni scritte nei libri della Torah. Maledetto sia egli di giorno e maledetto sia di notte; maledetto sia quando si corichi, maledetto sia quando si levi; maledetto sia quando esca e maledetto sia quando entri. Il Signore non lo perdonerà ma la sua collera e la sua furia si scateneranno contro di lui, sul suo capo si abbatteranno tutte le maledizioni scritte nei libri della Torah e possa Adonai cancellare il suo nome da sotto i cieli. Possa Adonai scacciarlo, con sua sfortuna, da tutte le tribù d’Israele, con tutte le maledizioni del firmamento scritte nei libri della Torah. E voi invece, fedeli ad Adonai, possa Dio mantenervi tutti in vita. Guardatevi però dal parlargli, né a voce né per iscritto, né concedetegli alcun favore, né trovatevi con lui sotto lo stesso tetto, né a distanza inferiore a quattro cubiti, né leggete alcun testo fatto o scritto da lui.

Crediti
 Autori Vari
  Traduzione del testo col quale il Consiglio della sinagoga di Amsterdam impartiva la scomunica (cherem) e l'espulsione di Baruch Spinoza la sera del 27 luglio 1656.
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Citazioni correlate

  • L'uomo non è gratuitamente malvagio; e la moralità publica non indugerà a far lieta e felice la terra, quando la società venga ordinata in guisa, che nessuno abbia da luttare fra la coscienza e la necessità, fra il dovere e la fame. ll dualismo dello spirito e del corpo era un mito delle vecchie tradizioni, cui la ragion moderna, ammaestrata dalle scienze psisiologiche, economiche, e morali, non presta più fede. L'uomo è uno, e non due: le regole dell'igiene ed i precetti dell'etica interessano egualmente la sua vita.
     Cristoforo Bonavino  

  • Forse, per il pensiero ebraico, (biblico, talmudico e qabbalistico) la toràh è un sogno a due. Fra il popolo ebraico ed il Padreterno. Fra ogni essere umano e la propria immagine interiore del Padreterno. Fra ogni singola coppia di esseri umani... La continuità di questo sogno si sviluppa prima, attraverso e dopo ognuno di noi.
     Roberto Colombo  

  • Il mondo è diviso in due, e ognuno fa la sua scelta di campo. Da una parte, i penitenti a testa bassa: come Galileo Galilei che accettò di abiurare in ginocchio di fronte al tribunale dell'Inquisizione, o Renato Cartesio, che preferì non pubblicare il suo trattato […]. Dall'altra parte, gli impenitenti a testa alta: come Giordano Bruno, al quale fu messo il morso sul rogo per impedirgli di continuare a bestemmiare fino all'ultimo, o Baruch Spinoza, che fu maledetto e radiato dalla comunità ebraica.
     Piergiorgio Odifreddi  

  • Sono secoli o addirittura millenni che ci trasciniamo il dualismo di mente e di corpo, di anima e di carne. Prima ancora dei risultati di biologia e di neurofisiologia, questo dualismo è stato però smantellato da due grandi protagonisti della filosofia moderna: il razionalista Baruch Spinoza e l'empirista David Hume. Partendo da premesse assai diverse, i due convergono nel dirci che il nostro Io che si pretende immortale non è altro che un modo della natura.
     Giulio Giorello  

  • Abeliani (sostantivo maschile) ⋯ Setta religiosa africana che seguiva i precetti di Abele. Sfortunatamente gli Abeliani erano contemporanei ai Cainiani, e sono ora estinti.
     Ambrose Bierce    Il dizionario del diavolo

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