Two gutterenipes
L’orgoglio spirituale e il disgusto di ogni uomo che ha molto sofferto quanto profondamente gli uomini possano soffrire ne determina quasi l’ordine gerarchico – la sua orribile certezza, dalla quale egli è interamente pervaso e di cui ha assunto il colore, di sapere, grazie alla propria sofferenza, più di quanto possano sapere i più prudenti e i più saggi; di aver conosciuto e abitato, una volta, molto lontani e paurosi mondi dei quali «voi non sapete nulla»! questo spirituale, silenzioso orgoglio di colui che soffre, questa fierezza del prescelto della conoscenza, dell’«iniziato», della vittima offerta in sacrificio, sente la necessità di ogni forma di travestimento, per proteggersi dal contatto di mani pressanti e pietose e soprattutto da tutto ciò che non gli è simile nel dolore. Il profondo soffrire rende nobili; separa. Una delle più sottili forme di travestimento è l’epicureismo e un certo coraggio del gusto, messo da allora in poi in evidenza, che prende alla leggera il soffrire e si oppone ad ogni cosa triste e profonda.

Vi sono «uomini sereni» che si servono della serenità, poiché essa fa sì che vengano fraintesi: – essi vogliono essere fraintesi, vi sono «uomini di scienza» che si servono della scienza poiché essa dà un aspetto sereno e poiché la scientificità porta a concludere che l’«uomo è superficiale»: – essi vogliono indurre a una falsa conclusione.

Vi sono spiriti liberi e temerari che vorrebbero celare e smentire di essere cuori infranti, fieri, insanabili; e talvolta persino la follia è la maschera di una scienza funesta, troppo certa: – Da cui si deduce che è proprio di una umanità più raffinata provare venerazione «di fronte alla maschera» e non esercitare al momento sbagliato psicologia e curiosità.

Crediti
 Friedrich Nietzsche
 Al di là del bene e del male
  Cos'è aristocratico?
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