L’argomentazione complottistica risponde all’esigenza di antropomorfizzare gli eventi (dietro essi ci sarebbe sempre un’intenzionalità umana, quindi ascrivibile ad un essere in carne ed ossa); di renderli gestibili, ovvero prevedibili (secondo una razionalità dove ogni rischio può essere qualificato e quantificato nonché, in ultima analisi, evitato); di stabilire delle causalità dirette, non comprovabili ma spesso verosimili, che acquietano coloro che le fanno proprie, riducendo i margini di incertezza e di imponderabilità.
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