Storia sventrata con autorità
Similmente, ogni tanto uno scrittore si imbatte in una storia che è sua, eppure al tempo stesso non è sua. Intendo, per inciso, uno scrittore di racconti, non una di quelle intelligenze che analizzano la società e la cultura, ma il genere di individuo ignorante e assetato che passa il tempo a fantasticare storie piene di magia. Una creatura di questo tipo sa solo poche cose: come allacciarsi le scarpe, quando andare al negozio a comprare il pane, e conosce perfettamente la fitta che gli provoca una storia che appartiene a lui, e solo a lui. Sa come srotolare un preservativo, in che punto della porta incidere STATE LONTANI DALLE BALLERNE DI LIMBO, come dare alla professoressa quello che vuole, e conosce l’odore grezzo, come di rame, di uno scenario sul quale è destinato a esercitare autorità, invece che subirla. Eppure ogni tanto la storia è stata già sventrata con autorità, pubblicamente esposta, clamorosamente uccisa, fatta da un altro. O è minacciosamente viva, autosufficiente, organica, ed emette il mugolio distante dalla crescita, scambia animatamente elementi chimici con l’aria, ma resta comunque al di fuori della creatura che desidera portarla dentro di sé e fare un piccolo miracolo. Come mai è così?

Crediti
 David Foster Wallace
 Verso Occidente l'impero dirige il suo corso
 SchieleArt •   • 




Quotes per David Foster Wallace

Verrà un momento in cui le mie scelte si restringeranno e quindi le preclusioni si moltiplicheranno in maniera esponenziale finché arriverò a un qualche punto di qualche ramo di tutta la sontuosa complessità ramificata della vita in cui mi ritroverò rinchiuso e quasi incollato su di un unico sentiero e il tempo mi lancerà a tutta velocità attraverso vari stadi di immobilismo e atrofia e decadenza finché non sprofonderò per tre volte, tante battaglie per niente, trascinato dal tempo.

Ogni uomo, finché vive, contiene in sè una moltitudine di uomini in conflitto tra loro.

Nel mondo reale tutti soffriamo da soli; la vera empatia è impossibile. Ma se un'opera letteraria ci permette, grazie all'immaginazione, di identificarci con il dolore dei personaggi, allora forse ci verrà più facile pensare che altri possano identificarsi con il nostro. Questo è un pensiero che nutre, che redime: ci fa sentire meno soli dentro.  Un antidoto contro la solitudine

Scopo degli sport agonistici non è la bellezza, anche se gli sport ad alto livello sono luogo deputato per l'espressione della bellezza umana. Il rapporto è pressappoco quello che intercorre fra il coraggio e la guerra. La bellezza umana in questione è una bellezza di tipo particolare; si potrebbe definire bellezza cinetica. La sua forza e la sua attrattiva sono universali. Sesso o modelli culturali non c'entrano. C'entra, piuttosto, la riconciliazione tra gli esseri umani e il fatto di avere un corpo.

O l'angolo dal quale venne fuori, dentro, se si vuole indicare un posto.