Le parole sono dappertutto, in me, fuori di me, poco fa non avevo spessore, le odo, e non ho bisogno di udirle, non ho bisogno di testa, impossibile fermarle, io sono parole, sono fatto di parole, delle parole degli altri, quali altri, il luogo ⋯
Sono stata liberata e l’ho saputo bambina da chi ha ascoltato fischiare il vento. Come in una fiaba inventata in fretta, l’ho saputo da chi le scarpe rotte ce le aveva ancora ai piedi. Sono stata liberata, quindi, e così ho ascoltato i Pink ⋯
Dovrò nascondermi o fuggire. Crescono le mura delle sue carceri, come in un incubo atroce. La bella maschera è cambiata, ma come sempre è l’unica. A cosa mi serviranno i miei talismani: l’esercizio delle lettere, la vaga erudizione, le gallerie della Biblioteca, le cose ⋯
Non voglio pretendere, ma vorrei sapere di poterlo fare. Di avere un posto che è il mio soltanto e non starci in punta di piedi con il terrore che il padrone possa ritornare. Di avere un nome che non venga dimenticato, che non preceda, ⋯