Un anno prima della sua morte Franz Kafka visse un’esperienza insolita. Passeggiando per il parco Steglitz a Berlino incontrò una bambina, Elsi, che piangeva sconsolata: aveva perduto la sua bambola.
Kafka si offrì di aiutarla a cercarla e le diede appuntamento per il giorno ⋯
Žižek, con Lacan al fianco, vede il soggetto come un disastro in movimento: un casino spaccato tra il simbolico – il Grande Altro con le sue regole, i suoi nomi, le sue scatole – e il Reale, quella parte di realtà che scivola via, ⋯
Žižek trasforma la dialettica in un tango nervoso tra il soggetto e il Grande Altro: un passo avanti per avvicinarsi, uno indietro per scappare, un mix di identificazione e alienazione che non dà tregua. Nella psicoanalisi lacaniana, il soggetto non sta in piedi ⋯
Žižek ci prende per il colletto e ci sbatte davanti al desiderio, ma non quello patinato che il Grande Altro ci spaccia. Non si tratta di inseguire i pacchetti pronti della società – un lavoro top, un amore da favola, un like in più ⋯