L’io, quindi, esiste. Ma esiste come appare a me?
No, perché mi appare nel modo che comporta la conformazione dei miei sensi e del mio intelletto, ossia in un modo che non rispecchia la realtà in sé.
La mia apparenza non è che un ⋯
C’era una volta una guerra, una grande e terribile guerra, che faceva morire molti soldati da una parte e dall’altra. Noi stavamo di qua e i nostri nemici stavano di là, e ci sparavamo addosso giorno e notte, ma la guerra era tanto lunga ⋯
In una società alienata il modo in cui la gente esprime la propria volontà non è affatto diverso da quello della loro scelta nell’acquisto delle merci. La gente ascolta i tamburi della propaganda e i fatti significano poco in confronto al chiasso suggestionante che ⋯
Un atteggiamento di completa abnegazione a vantaggio di un’altra persona, e la rinuncia ai propri diritti e alle proprie pretese a favore di un’altra persona, sono stati magnificati come esempi di «grande amore».
Sembra che non esista prova migliore di «amore ⋯
Chi ha atteggiamento intuitivo, in genere, non si perde nei particolari. Cerca sempre di cogliere la situazione complessiva e poi, improvvisamente, qualcosa emerge da questa totalità. L’intuizione è una percezione attraverso l’inconscio, un fiuto particolare per ciò che sta germogliando e che promette di ⋯
L’amore del popolo per il Führer è molto grande. Ovunque egli vada è circondato da gente in uniformi nere che lo ama al punto da non distogliere l’occhio da lui. Quando egli siede in un caffè immediatamente gli si siedono intorno cinque giganti perché ⋯
L’idea di Lacan è che il soggetto riesca a superare la condizione differenziale che lo costituisce –ontologicamente – attraverso un’immagine di sé stesso unitaria, una maschera che dà consistenza a ciò che per natura è diviso e in frammenti. Utilizzando il celebre titolo pirandelliano ⋯
Dovremmo imparare a fare a meno di una certa patina di rispettabilità sociale, se vogliamo vivere davvero la nostra vita in modo pieno, libero e felice. Ognuno desidera che la vita sia semplice, sicura e senza ostacoli; ecco perché i problemi sono tabù. L’uomo ⋯
Mettendo alla prova se stessi in modo continuo e ripetitivo, controllando con la bilancia la misura delle prestazioni effettuate e dei risultati raggiunti, realizzando comportamenti coatti che poco hanno a che fare con la salute del corpo, ci si attorciglia in una spirale di ⋯
Al livello della vita conscia noi siamo esposti a influenze di ogni specie: le altre persone ci stimolano o ci deprimono, il lavoro d’ufficio o la vita sociale ci distraggono. Tutto ciò ci porta ad assumere atteggiamenti che non si adattano alla nostra personalità. ⋯
Così un rapporto di questo tipo può protrarsi, positivo sotto ogni aspetto, per un periodo indeterminato. Ma, poiché non è un rapporto del tutto naturale, con l’andar del tempo giunge inesorabilmente all’usura. Anche una natura d’artista potrebbe essere divenuta così matura, da avvertire il ⋯
Il 25 luglio 1954, giorno del suo 79° compleanno, all’indomani del Congresso internazionale di psicoterapia, tenuto a Zurigo dal 20 al 24 luglio, il professor Carl Gustav Jung mi invitò a partecipare al ricevimento organizzato nella sua villa di Küsnacht, posta sul lago. Il ⋯
Non c’è nessuna ragione a priori per presumere che i processi inconsci debbano inevitabilmente avere un soggetto, nessuna più di quelle che si hanno per dubitare della realtà dei processi psichici. Evidentemente il problema diventa difficile quando si suppongono atti inconsci della volontà. Se ⋯
Questa domanda riguardante la natura dell’inconscio porta con sé le straordinarie difficoltà intellettuali che la psicologia dell’inconscio ci propone. Tali difficoltà devono inevitabilmente sorgere ogni qualvolta la mente si getta arditamente nell’ignoto e nell’invisibile. Il nostro filosofo prende una posizione assai abile al riguardo ⋯
Mentre nel corso del diciannovesimo secolo la principale preoccupazione era di porre l’inconscio su una base filosofica, verso la fine di quel secolo furono fatti vari tentativi in diverse parti d’Europa, più o meno contemporaneamente e indipendentemente l’uno dall’altro, di comprendere l’inconscio sperimentalmente o ⋯
L’ipotesi dell’inconscio pone in crisi l’idea della psiche. L’anima, fino a quel momento postulata dalla filosofia e dotata di tutte le facoltà necessarie, minacciò di emergere dalla sua crisalide con proprietà inaspettate e inesplorate. Non rappresentava più l’immediatamente noto di cui non rimanessero da ⋯