Origini grecheYanis Varoufakis, economista greco di fama internazionale, attinge profondamente alle sue origini elleniche nell’elaborazione e nella presentazione della sua teoria del tecnofeudalesimo. Questo riferimento alle radici culturali greche non è un mero espediente stilistico, ma una parte integrante del suo approccio analitico e narrativo.

L’autore utilizza frequentemente analogie e metafore tratte dalla mitologia greca per illustrare concetti economici complessi. Questa scelta non è casuale: la ricchezza e la profondità della mitologia greca offrono un vasto repertorio di storie e archetipi che possono essere utilizzati per spiegare le dinamiche del mondo contemporaneo. Ad esempio, Varufakis potrebbe paragonare le Big Tech ai Titani, esseri di immensa potenza che sfidano l’ordine stabilito, o descrivere la lotta contro il tecnofeudalesimo come una moderna Odissea.

L’uso di riferimenti alla filosofia greca classica è un altro elemento distintivo dell’approccio di Varoufakis. Il pensiero di filosofi come Platone, Aristotele e i presocratici viene spesso evocato per fornire una prospettiva storica e concettuale sulle questioni economiche contemporanee. Ad esempio, l’autore potrebbe richiamare il concetto platonico di guardiani per discutere il ruolo delle istituzioni di regolamentazione nell’era digitale, o utilizzare la dialettica socratica per esaminare le contraddizioni interne del tecnofeudalesimo.

Varoufakis fa anche ampio uso della tradizione retorica greca nella strutturazione dei suoi argomenti. L’arte della persuasione, sviluppata dai sofisti e perfezionata da oratori come Demostene, si riflette nel modo in cui l’autore costruisce le sue argomentazioni, combinando logos (ragionamento logico), pathos (appello emotivo) ed ethos (credibilità dell’oratore).

L’eredità della democrazia ateniese gioca un ruolo cruciale nel pensiero di Varoufakis. L’autore spesso confronta i principi della democrazia diretta praticata nell’antica Atene con le sfide poste alla democrazia contemporanea dal tecnofeudalesimo. Questo paragone serve a evidenziare quanto ci siamo allontanati dagli ideali di partecipazione civica e deliberazione collettiva.

Il concetto greco di hubris (tracotanza, eccesso di orgoglio) viene frequentemente evocato da Varoufakis per descrivere l’atteggiamento dei tecno-feudatari. L’autore avverte che, come negli antichi miti greci, l’hubris dei potenti può portare alla loro caduta, suggerendo che il dominio apparentemente incontrastato delle Big Tech potrebbe contenere i semi della propria distruzione.

Varoufakis attinge anche alla ricca tradizione letteraria greca, utilizzando tecniche narrative e strutture derivate dall’epica e dalla tragedia per rendere più coinvolgente e accessibile la sua analisi economica. La struttura del suo libro potrebbe riecheggiare quella di un’opera teatrale greca, con prologo, episodi e esodo, creando un arco narrativo che guida il lettore attraverso la complessità del tecnofeudalesimo.

Infine, l’autore fa spesso riferimento alla storia greca antica e moderna per contestualizzare le sue argomentazioni. Esempi tratti dalla guerra del Peloponneso o dalla recente crisi del debito greco vengono utilizzati per illustrare dinamiche economiche e politiche più ampie.

Attraverso questi riferimenti alle sue origini greche, Varoufakis non solo arricchisce la sua analisi del tecnofeudalesimo, ma crea anche un ponte tra il passato e il presente, dimostrando come le sfide economiche e politiche contemporanee abbiano radici profonde nella storia del pensiero occidentale. Questo approccio permette ai lettori di vedere le questioni economiche attuali da una prospettiva più ampia e ricca di sfumature culturali e filosofiche.

Crediti
 Autori Vari
  Sinossi del libro 'Tecnofeudalesimo. Cosa ha ucciso il capitalismo' di Yanis Varoufakis
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Quotes per Autori Vari

Durante la guerra, l'arte diventa una forma di resistenza e di espressione  Art in the Time of War

Millepiani  Dove la psicoanalisi dice: Fermatevi, ritrovate il vostro Io, bisognerebbe dire: Andiamo ancora più lontano, non abbiamo ancora trovato il nostro CsO, non abbiamo ancora disfatto abbastanza il nostro Io. Sostituite l'anamnesi con l'oblio, l'interpretazione con la sperimentazione. Trovate il vostro Corpo senza Organi, sappiatelo fare, è una questione di vita o di morte, di giovinezza o di vecchiaia, di tristezza e di allegria. Ed è qui che tutto si gioca.  Gilles Deleuze, Félix Guattari

Canone Buddista  Vi è, o discepoli, una sede che non è né terra, né acqua, né luce, né aria, né infinità dello spazio, né infinità della mente. Non ha la qualità di una qualsiasi cosa, è al di là del rappresentare e dal non rappresentare, non è questo né l'altro mondo... né un andare né un venire né un sostare: non nascita, non morte. Privo di base, privo di sviluppo, privo di sosta: è la fine del dolore.

Jagdish Mehra; Helmut Rechenberg  Amate una ragazza con tutto il vostro cuore e baciatela sulla bocca. Allora il tempo si fermerà e lo spazio cesserà di esistere.  The Historical Development of Quantum Theory

Tutto passa attraverso la persona e nulla può esser definito a priori.


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