Illustre e folta assemblea qui veggio riunita – Un mesto raccoglimento spira da tutti gli occhi, in tutti i volti è dipinto. E quali eran dunque i grandi pregi dell’uomo che tanti e sì degni deploran perduto? Cadon di giorno in giorno le migliaja de’ viventi nell’oscurità dei sepolcri: e di sé non lascian orma nel campo della vita. Muojono nel potere, nell’opulenza, nel fasto i prediletti della sorte: e quasi prima che la terra, li copre l’obblio. Pur coloro, in cui rifulsero la dottrina e l’ingegno, possono alcuna volta dipartirsi dal mondo, senza che la taciturna indifferenza del popolo ne sia punto alterata. E che mai dunque può sospingere l’interesse del pubblico anche al di là dell’abisso ch’è spalancato dalla morte? Che mai, se non quelle virtù sociali, cui la natura dié forza di attirare e tener salda la benevolenza degli uomini? Esse appunto, o Signori, amavamo in Barbaja: e sono esse l’origine delle impressioni penose che ne an seguita la perdita.
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