Banksy ⋯ Street artCome possono essere strane le persone – disse come a sé stesso. – Credono di conoscersi, ma non sanno niente. Io, per esempio, io non so chi siete voi, signori, non so se Tjärne è una persona onesta. E se Libotz è davvero quello che sembra, allora non è un essere umano; ma la sua sincerità ingenua di poco fa mi lascia sospettare che sia una persona piena di segreti, che non sta a me scoprire, giacché bisogna rispettare i segreti degli altri, è la mia massima, non è vero?
A questo entrare nell’intimo delle persone, sorse una misteriosa paura nella compagnia; si ebbe timore, l’uno dell’altro, e con ciò cambiarono le facce, come se volessero proteggersi contro degli attacchi, si prepararono a difendersi contro le aggressioni, sorrisero nel momento sbagliato per neutralizzare un’attesa parola dura. Tjärne era terribile a vedersi; aveva bevuto tanto whisky che gli occhi erano gialli come se avessero pianto zafferano; stava anche come sulle spine, aspettando che Askanius lo smascherasse come istigatore dell’articolo sui segreti della cucina e sulla revoca dei diritti. Libotz fuggiva nella sua coscienza per cercare qualche parola avventata detta eventualmente sugli altri in loro assenza. Askanius, sventrato da vivo, disperato, era portato dal desiderio di commettere un suicidio psichico, trascinando gli altri con sé nell’abisso, ma soltanto per risalite, in alto, sentirsi straordinario, sublime nella caduta. Doveva dire qualcosa che lo raffigurasse sotto una luce terrificante, sicché fossero costretti ad ammirarlo. E allora cominciò come un’orazione funebre…

Crediti
 August Strindberg
 Il capro espiatorio
 Pinterest • Banksy Street art • 



Citazioni correlate

  • Ecco, tutto ritorna come prima, tutto è di nuovo confuso. Ma questa confusione sono io, io come sono, non come vorrei essere adesso. E non mi fa più paura dire la verità, quello che non so, che cerco, che non ho ancora trovato. Solo così mi sento vivo...
     Federico Fellini  

  • Tutto quello a cui devi fare attenzione è ciò che l'amore non è, e l'amore non è rabbia, risentimento, amarezza, noia o paura. Il resto, quello che fai col cuore aperto e fiducioso per qualcuno senza il quale non riesci a stare nemmeno un minuto, ecco, l'amore è quello.
     Federica Bosco    Il peso specifico dell'amore

  • Ogni ritratto è un atto di introspezione. Schiele cattura non solo l'aspetto fisico, ma l'anima.
     Riccardo Roni    Il mondo di Egon Schiele

  • La libertà vera non è fare quello che ci pare, ma vivere come creature libere dalla paura.
     Susanna Tamaro  

  • Favore e sfavore fanno paura,
    pregiar la propria persona è gran sventura.
    Che significa
    favore e sfavore fan paura?
    Il favore è un abbassarsi:
    nell'ottenerlo s'ha paura,
    di perderlo s'ha paura.
    Questo significa
    favore e sfavore fan paura.
    Che significa
    pregiar la propria persona è gran sventura?
    La ragione per cui ho gran sventura
    è che tengo alla mia persona,
    se non tenessi alla mia persona
    quale sventura avrei?
    Per questo
    a chi di sé fa pregio a pro del mondo
    si può affidare il mondo,
    a chi di sé ha cura a pro del mondo
    si può confidare il mondo.
     Lao Tzu    Tao Te Ching

Tags correlati

  • Mihai Criste
    Cautela nella comprensione

    Riflessione sulla necessità di essere cauti nella comprensione di noi stessi e delle nostre decisioni, evidenziando l'importanza dell'inconscio e della consapevolezza.

  • Egon Schiele
    Alcolismo e declino morale

    Un uomo alcolizzato narra la sua furia contro il gatto Pluto, tra violenza, perversità e rimorso, in un crescendo di orrore psicologico.

  • Perfidi e cattivi
    Perfidi e cattivi

    A che mi serve la vostra natura, il vostro parco di Pavlovsk, le vostre albe, i vostri tramonti, il vostro cielo azzurro, i vostri visi soddisfatti, quando tutto questo banchetto senza fine è incominciato con l'escludere solo me?

  • Gustave Doré ⋯ Gesù guarisce i malati
    Il serpente e l'uomo: dualità e cambiamento

    Trasformazione e metamorfosi in un racconto poetico che esplora la dualità tra forma e sostanza, attraverso l'immagine di un serpente e la sua connessione con l'uomo.

  • Henri de Toulouse-Lautrec
    Il crepuscolo dell'estate: angoscia e introspezione

    Una riflessione personale sulla sensazione di esclusione e disagio durante l'estate, esaminando il contrasto con la bellezza delle stagioni più fredde.

Parole chiavi

  • L'angoscia come spinta per il nostro sviluppo personale
    L'angoscia come spinta per il nostro sviluppo personale

    L'angoscia è un'emozione che accomuna tutti gli esseri umani, un elemento costante dell'esperienza umana. Egon Schiele, celebre artista austriaco, ha espresso questa triste verità in una citazione tratta dalla sua opera 'Krumauer Landschaft'. L'angoscia può essere causata da vari fattori come lo stress, la pressione sociale, il senso di colpa, la paura del futuro e…

  • L'equilibrio infranto sulla spiaggia solitaria
    Il conflitto interiore sotto il sole accecante

    Un intenso momento di solitudine e conflitto interiore, descritto attraverso immagini vivide di luce, calore e silenzio, culminante in un atto decisivo.

  • Il faro solitario tra speranza e disperazione
    Il corvo e il gabbiano

    Il testo esplora in forma poetica la lotta interiore tra luce e oscurità attraverso immagini di mare e tempesta riflettendo su solitudine e desiderio di pace.

  • Il valore del silenzio interiore
    Il valore del silenzio interiore

    L'autore riflette sul valore della solitudine e l'importanza di circondarsi di persone affini, esprimendo la propria empatia selettiva.

  • La solitudine: una sfida da superare
    La solitudine: una sfida da superare

    Il senso di solitudine è una delle emozioni più tristi e sconcertanti che l'essere umano possa sperimentare. L'artista austriaco Egon Schiele, in una citazione tratta dalla sua opera 'Selbst', ha espresso questa triste verità a proposito della vita. La solitudine può essere causata da vari fattori come la mancanza di amicizie, la disconnessione dalla famiglia…

Riferimenti