Lo sfruttamento delle risorse naturali dei paesi in via di sviluppo continua attraverso meccanismi economici più sofisticati del colonialismo classico. Il debito estero, le politiche di aggiustamento strutturale imposte dalle istituzioni finanziarie internazionali, i trattati commerciali iniqui mantengono molti paesi in una condizione di dipendenza economica.
Le multinazionali occidentali operano in regimi fiscali privilegiati che permettono loro di estrarre risorse pagando royalties minime ai paesi ospiti. L’evasione fiscale attraverso paradisi fiscali priva questi paesi di risorse vitali per lo sviluppo. Secondo stime conservative, i flussi finanziari illeciti dall’Africa superano significativamente gli aiuti allo sviluppo ricevuti.
Il controllo occidentale sulle istituzioni finanziarie internazionali permette di imporre politiche economiche che favoriscono gli interessi delle corporation a scapito dello sviluppo locale. La privatizzazione forzata di servizi essenziali, la deregolamentazione dei mercati, l’apertura forzata alle importazioni hanno spesso devastato le economie locali.
Le politiche agricole occidentali, inclusi i sussidi che permettono il dumping di prodotti alimentari nei mercati del Sud globale, hanno distrutto l’agricoltura locale in molti paesi. La promozione di monocolture per l’esportazione ha aumentato la vulnerabilità alimentare e il degrado ambientale.
Il controllo delle tecnologie e dei brevetti, specialmente nel settore farmaceutico e agricolo, mantiene i paesi in via di sviluppo in una posizione di dipendenza. Le regole sulla proprietà intellettuale spesso impediscono l’accesso a medicine essenziali o tecnologie necessarie per lo sviluppo sostenibile.
Le land grabs da parte di corporations e fondi di investimento occidentali privano le comunità locali di terre ancestrali e risorse vitali. Questo neo-colonialismo agrario sta creando nuove forme di dipendenza e insicurezza alimentare.
Il cambiamento climatico, causato principalmente dalle emissioni storiche dei paesi industrializzati, colpisce in modo sproporzionato i paesi più poveri, creando un ulteriore livello di ingiustizia economica ed ecologica.
Sinossi del libro 'Terrorismo occidentale. Da Hiroshima ai droni' di Andre Vltchek e Noam Chomsky
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Imperialismo. L’ultima fase del capitalismo, di Vladimir Lenin
In questo libro fondamentale, Lenin analizza come il capitalismo si è evoluto in una fase imperialista, caratterizzata dallo sfruttamento delle risorse e dalla dominazione economica sui paesi in via di sviluppo. Lenin espone le dinamiche economiche che portano le potenze imperialiste a saccheggiare le risorse globali, sostenendo che questa pratica non è solo una questione di ricchezza, ma una necessità strutturale del sistema capitalistico.
Il capitale nel XXI secolo, di Thomas Piketty
Piketty esamina le disuguaglianze economiche nel contesto globale, mettendo in luce il ruolo delle politiche fiscali e delle istituzioni nella perpetuazione della povertà nei paesi in via di sviluppo. Attraverso dati storici e analisi economiche, il libro dimostra come il sistema attuale favorisca un’élite ristretta a scapito del progresso globale, rendendo necessaria una riforma radicale delle politiche economiche internazionali.
La fine del capitalismo, di Richard D. Wolff
Wolff discute il sistema capitalistico attuale e le sue contraddizioni, evidenziando come le pratiche neo-coloniali continuino a mantenere in schiavitù economica i paesi in via di sviluppo. Attraverso un’analisi approfondita, il libro esplora le alternative possibili a un sistema che favorisce l’accumulo di ricchezze da parte di pochi a discapito della maggioranza, suggerendo vie per un’economia più equa e sostenibile.
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