Tra i due vi è accortezza

Chi cerca una ricompensa per le sue azioni, in questo mondo o in uno avvenire, è un egoista: ed è la stessa cosa se perde la prima per la casualità che domina questo mondo, o la seconda per la vuotezza dell’illusione che gli ha edificato il mondo avvenire; in entrambi i casi infatti si tratta soltanto di uno spunto che lo potrebbe guarire dalla volontà, dal perseguire scopi. Ma quando uno pone degli scopi al suo egoismo, se si mette all’opera alla maniera di Machiavelli e cerca di raggiungerli con accortezza e conoscenza delle cause e dei motivi da cui scaturiscono degli effetti, devo stimarlo, più che se distribuisse molte elemosine nella convinzione di riavere poi un giorno tutto decuplicato e di risorgere straricco in quell’altro mondo. (Tra i due non vi è differenza se non di accortezza). E se mi rallegro del sollievo che un infelice conosce grazie a quest’uomo, la mia allegrezza sarebbe proprio la stessa se un caso fortuito, il disseppellimento di un tesoro, avesse aiutato l’infelice.