Tutto è mescolanza di corpi e, nel corpo, incastro, penetrazione. Un albero, una colonna, un fiore, un bastone spuntano attraverso il corpo; sempre altri corpi penetrano nel nostro corpo e coesistono con le sue parti. Tutto è direttamente scatola, alimento in scatola ed escremento. Siccome non vi è superficie, l’interno e l’esterno, il contenente e il contenuto non hanno più limite preciso e sprofondano in una profondità universale o girano nel cerchio di un presente sempre più ristretto quanto più è colmato. Da ciò discende la maniera schizofrenica di vivere la contraddizione: sia nella spaccatura profonda che attraversa il corpo, sia nelle parti fatte a pezzi che si incastrano e roteano. Corpo-passatoia, corpo-fatto-a-pezzi e corpo-dissociato formano le prime tre dimensioni del corpo schizofrenico.
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