Un istintivo odio contro lo Stato in cui vivo
Da cosa è stata caratterizzata tutta questa mia produzione in maniera assolutamente schematica e semplicistica? È stata caratterizzata prima di tutto da un istintivo, profondo odio contro lo stato in cui vivo. Dico proprio stato: e intendo dire stato di cose e stato nel senso politico della parola. Lo Stato capitalistico e piccolo-borghese che io ho cominciato ad odiare fin dall’infanzia. Naturalmente con l’odio non si fa nulla. Infatti non sono mai riuscito a scrivere una sola parola che descrivesse, si occupasse, denunciasse il tipo umano piccolo-borghese italiano. Il mio senso di repulsione è così forte che non riesco a scriverne. Quindi ho scritto nei miei romanzi soltanto di personaggi appartenenti al popolo. Io vivo, cioè, senza rapporto con la piccola borghesia italiana. Ho rapporti o con il popolo, o con gli intellettuali. La piccola borghesia sì, però, è riuscita ad avere rapporti con me. E li ha avuti attraverso i mezzi che ha in mano – cioè la magistratura e la polizia – e ha intentato una serie di processi alla mia opera, caratterizzata non solo dall’odio verso la borghesia, ma da una visione marxista delle cose, da un’analisi marxista della società.

Crediti
 Pier Paolo Pasolini
 Cultura e società
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Quotes per Pier Paolo Pasolini

Un omaggio a Pier Paolo Pasolini, e chiederei anche scusa, ma stavolta l'obbrobrio è di un regista americano, e questo è ancor più grave visto l'impegno e la bravura che mettono sempre e comunque; sarà l'aria che tira in Italia non so, mettiamola così, ma se non fosse per gli scritti di Pasolini, sto film sarebbe na monnezza, mi spiace, mancanza di rispetto a chi manca di rispetto.
La vera morte sta nel non essere più compresi.

Finché il diverso vive la sua diversità in silenzio, chiuso nel ghetto mentale che gli viene assegnato, tutto va bene e tutti si sentono gratificati dalla tolleranza che gli concedono. Ma se appena egli dice una parola sulla propria esperienza di 'diverso' si scatena il linciaggio, come nei più tenebrosi tempi. Lo schema più volgare, il lazzo più goliardico, l'incomprensione più feroce lo gettano nella degradazione e nella vergogna.

Ci sono certi pazzi che guardano le facce della gente e il suo comportamento... Sanno che la cultura produce dei codici; che i codici producono il comportamento; che il comportamento è un linguaggio; e che in un momento storico in cui il linguaggio verbale è tutto convenzionale e sterilizzato (tecnicizzato) il linguaggio del comportamento (fisico e mimico) assume una decisiva importanza.  Scritti corsari

Ma mai un «modello di vita» ha potuto essere propagandato con tanta efficacia che attraverso la televisione. Il tipo di uomo o di donna che conta, che è moderno, che è da imitare e da realizzare, non è descritto o decantato: è rappresentato! Il linguaggio della televisione è per sua natura il linguaggio fisico-mimico, il linguaggio del comportamento. Che viene dunque mimato di sana pianta, senza mediazioni, nel linguaggio fisico-mimico e nel linguaggio del comportamento nella realtà.  Eretico & Corsaro

Il primo dovere degli intellettuali, oggi, sarebbe quello di insegnare alla gente a non ascoltare le mostruosità linguistiche dei potenti democristiani, a urlare, a ogni loro parola, di ribrezzo e di condanna. In altre parole, il dovere degli intellettuali sarebbe quello di rintuzzare tutte le menzogne che attraverso la stampa e soprattutto la televisione inondano e soffocano quel corpo del resto inerte che è l'Italia.