Un punto che si fa onda
L’agire di chi teme la morte è allora improntato dall’ansia in attesa della morte oppure dalla lotta contro la morte, nella presunzione che il proprio io, finché vive, sia esente da mutamento: in effetti questa presunzione colpisce, oltre che il timoroso, anche il temerario, ossia colui che tenta di allontanare la morte accumulando e intensificando atti vitali, alla ricerca ansiosa di occasioni estreme di insicurezza, con la volontà di sfidare ovvero, addirittura, con l’assurda pretesa di sconfiggere la morte.

Diversamente dal timoroso e dal temerario, vero coraggio di fronte alla morte dimostra quel soggetto capace di mente vuota (mushin), il quale, sperimentando in ogni momento della vita l’insicurezza, la transitorietà, l’impermanenza come condizione normale, affronta la morte come un passaggio estremo, non come un termine ultimo.
Costui, infatti, grazie al suo farsi vuoto, vive ogni momento come un termine che si disfa, come un punto che si fa onda, come un attimo che si dilegua; in tal modo, cogliendo il nesso nascita-morte come costitutivo della vita, è portato a produrre azioni esenti sia dall’ansia paralizzante del timoroso sia dall’ansia aggressiva del temerario.

Crediti
 Giangiorgio Pasqualotto
 Dieci lezioni sul buddismo
 Pinterest • Tommy Ingberg  • 



Tags correlati

  • Grandi problemi metafisici
    Grandi problemi metafisici

    La libertà di pensiero si spinge fino a questo punto, ossia fino al centro del pensiero stesso, a maggior ragione essa opera nei confronti dei grandi problemi metafisici, come quello dell'eternità o non eternità dell'universo, quello della mortalità o immortalità dell'anima e quello sull'esistenza o meno di un Assoluto.

  • Passaggio ad altro stato
    Passaggio ad altro stato

    La metafora buddhista della «fiamma che brucia tutta la notte» illustra bene questa continuità operante dovuta alla legge del karma: la fiamma è, in ciascun momento, sé stessa ma anche qualcosa di diverso non possiamo separare, nel suo bruciare, i momenti in cui vive da quelli in cui muore, le fasi in cui si alimenta da quelle in cui si consuma.

  • Attaccamento all'oggetto delle sensazioni
    Attaccamento all'oggetto delle sensazioni

    Nella maggioranza dei casi si lascia la mente in balia dei sensi e degli impulsi, ossia se si lascia che divenga preda dell'ignoranza (avzjfa) sempre associata all'attaccamento (upadana). Ma in che consiste l'ignoranza? Essa non coincide, certo, con la scarsità di nozioni, ma con l'illusione che vi sia qualcosa di sostanziale e di permanente.