Ma gli altri di casa, don Ciccio, gli altri, come sono veramente?
Eccellenza, la moglie di Don Calogero non l’ha vista nessuno da anni, meno di me. Esce soltanto per andare a messa, alla prima messa, quella delle cinque, quando non c’è nessuno. A quell’ora servizio di organo non ce n’è; ma io una volta ho fatto una levataccia apposta per vederla. Donna Bastiana entrò accompagnata dalla cameriera, ed io impedito dal confessionale dietro il quale mi ero nascosto, non riuscivo a vedere molto; ma alla fine del servizio il caldo fu più forte della povera donna ed essa scartò il velo nero. Parola d’onore. Eccellenza, essa è bella come il sole! E non si può dar torto a Don Calogero se, scarafaggio com’è lui, se la vuole tenere lontana dagli altri. Però anche dalle case meglio custodite le notizie finiscono col gocciolare; le serve parlano; e pare che donna Bastiana sia una specie di animale: non sa leggere, non sa scrivere, non conosce l’orologio, quasi non sa parlare: una bellissima giumenta, voluttuosa e rozza; è incapace anche di voler bene alla figlia; buona ad andare a letto e basta.
Una bellissima giumenta, voluttuosa e rozza
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