Egon Schiele - Schiena femminile sedutaL’abbracciai forte, Molly, con tutto il coraggio che ancora avevo nella carcassa. Provavo una gran pena, autentica, per una volta, per me, per lei, per tutti gli uomini.
È forse questo che cerchiamo, nient’altro che questo, provare la più gran pena possibile, per essere noi stessi almeno una volta, prima di morire.
Sono passati lunghi anni da quella partenza e poi ancora anni.
Ho scritto sovente a Detroit, a tutti gli indirizzi che mi ricordavo, a tutti quelli che potevano conoscerla, seguirla, Molly. Non ho mai ricevuto risposta. Il casino adesso è chiuso, è tutto quello che ho potuto sapere.
Buona, ammirevole, Molly. Vorrei che lei sapesse, se ancora mi può leggere da qualche parte, in qualche posto che non conosco, che l’amo ancora e sempre, a modo mio, che non sono cambiato per lei e che se vuole può raggiungermi, per dividere il mio pane e il mio destino furtivo. E se non è più bella, ebbene, tanto peggio! Ho conservato tanta della sua bellezza così calda, così viva, dentro di me, che ne ho ancora per tutti e due, per vent’anni almeno, il tempo di arrivare alla fine.
C’è voluta proprio della follia per lasciarla, della specie più brutta e fredda! In ogni caso ho conservato la mia anima fino a oggi e se la morte domani dovesse arrivare, non sarei mai, ne sono certo, così freddo, cinico e volgare come tutti gli altri, per quel po’ di gentilezza e di sogno che Molly mi ha regalato in pochi mesi d’America.

Crediti
 Louis-Ferdinand Céline
 Viaggio al termine della notte
  Traduzione di Ernesto Ferrero
 SchieleArt •  Sitzender weiblicher rueckena • 




Quotes per Louis-Ferdinand Céline

Io ci ho lottato come si conviene, finché ho potuto… l'ho mazurcata, tantgata, imbaldoriata, rimpolpata parecchio e anche di più!… agghindata, impepata con la farandola trallallero… Ahimè! So bene che tutto si sfascia, cede, molla a un certo punto… So bene che un giorno la mano cade, ricade, lungo il corpo…  Guignol's Band II

Tutto quanto aiuta a fuorviare la massa abbrutita è benvenuto. Quando i trucchi non bastano più, quando il sistema salta in aria, allora mano al manganello! alla mitragliatrice! a tutta la confetteria! … Si tira fuori tutto l'arsenale, al momento giusto! con il bell'ottimismo delle Risoluzioni estreme! Massacri a miriadi, non c'è guerra dal Diluvio in poi che non abbia avuto per musica l'Ottimismo… Tutti gli assassini vedono rosa nel futuro, fa parte del mestiere. Così sia.  Mea Culpa

La gran fatica dell'esistenza non è forse insomma nient'altro che questo gran darsi da fare per restare ragionevoli venti, quarant'anni, o più, per non essere semplicemente, profondamente se stessi, cioè immondi, atroci, assurdi.
L'incubo di dover sempre presentare come un piccolo ideale universale, un superuomo da mane a sera, il sotto-uomo zoppicante che ci hanno dato.  Viaggio al termine della notte

Perché nel cervello d'un coglione il pensiero faccia un giro, bisogna che gli capitino un sacco di cose e di molto crudeli.

Quando passavamo insieme per le strade frequentate, la gente si voltava a compiangerlo il cieco. Ce n'ha di pietà la gente, per gli invalidi e i ciechi, e si può dire che ha dell'amore di riserva. L'avevo proprio sentito, molte volte, l'amore di riserva. Ce n'è moltissimo. Non si può dire il contrario. Solo è una disgrazia che resti così carogna con tanto amore di riserva la gente. Non viene fuori, ecco tutto. È preso dentro, resta dentro, gli serve a niente. Ci crepano dentro, d'amore.  Viaggio al termine della notte


Riferimenti