L’amore esclude ogni opposizione; esso non è intelletto le cui relazioni lasciano sempre il molteplice come molteplice e la cui stessa unità sono le opposizioni; esso non è ragione che oppone assolutamente al determinato il suo determinare; non è nulla di limitante, nulla di limitato, nulla di finito. Nell’amore rimane ancora il separato, ma non più come separato bensì come unito; ed il vivente sente il vivente.
Unità nelle opposizioni
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