L’opera si compone di due studi realizzati su un unico foglio: Three Nude Girls (Tre Ragazze nude) al recto e Nude Girl (Ragazza nuda) al verso. Questa pratica, comune a Schiele, rivela il suo metodo di esplorazione di un tema attraverso diverse varianti, offrendo uno sguardo privilegiato sul processo creativo dell’artista e sulla sua capacità di indagare a fondo la condizione umana.
L’immagine sul recto presenta Three Nude Girls, tre figure femminili nude delineate con matita nera, acquerello e colore opaco su carta. Le figure sono disposte in verticale, con i loro corpi che si ergono quasi a riempire lo spazio del foglio. La composizione si presenta come un insieme di linee che si intersecano e si sovrappongono. Le figure sono rese con un tratto deciso, ma allo stesso tempo con una certa fluidità. I corpi, pur nella loro essenzialità, mostrano una notevole attenzione ai dettagli anatomici, con particolare enfasi sulla postura, i gesti e l’espressività del corpo. La figura di sinistra, con la testa appena accennata, si protende verso le altre figure. La figura centrale, posta di profilo, è caratterizzata da una postura arcuata. La figura di destra, delineata in modo più sommario, si presenta con il volto coperto da un braccio. L’uso delle tecniche miste conferisce al disegno una vivacità cromatica e una profondità di chiaroscuro che accentuano la dinamicità delle figure. L’insieme della composizione si presenta come un’istantanea di un momento di intimità.
Sul verso, realizzato con acquerello e pastello su carta, si trova uno studio di una singola figura femminile nuda, Nude Girl. Questa figura, colta di spalle, è resa con un tratto leggero e vibrante, con particolari colori tendenti al verde. La figura, resa con linee essenziali, mostra una postura più statica, che contrasta con la dinamicità del recto. Il volto è celato alla vista, come se la figura volesse sottrarsi allo sguardo dell’osservatore. La presenza di entrambi i disegni sullo stesso supporto crea un interessante dialogo visivo e concettuale. Il recto e il verso si completano reciprocamente, offrendo uno sguardo più completo sul tema della nudità femminile.
La descrizione di spalle di una delle figure suggerisce un ulteriore livello di introspezione o di distanza emotiva, invitando lo spettatore a concentrarsi sulla forma del corpo piuttosto che sull’identità del soggetto. La giustapposizione dei soggetti, figure multiple al recto e figura singola al verso, crea un interessante effetto di contrasto. Le tecniche miste impiegate sia sul recto che sul verso testimoniano la sperimentazione di Schiele con diversi mezzi espressivi.
I temi centrali che emergono dall’opera sono la rappresentazione della nudità femminile, l’esplorazione del corpo come veicolo di emozioni e stati d’animo, e la sperimentazione con diverse tecniche artistiche. Schiele affronta il tema della nudità con una franchezza e una intensità che lo caratterizzano, senza idealizzazioni o edulcorazioni. Il corpo femminile è rappresentato nella sua verità anatomica, ma anche come espressione di una complessa interiorità. L’opera si colloca pienamente nel contesto dell’Espressionismo, che privilegia l’espressione delle emozioni e delle esperienze interiori dell’artista. L’attenzione ai dettagli anatomici, alla postura e ai gesti sottolinea l’importanza del corpo umano come soggetto centrale nella sua opera, non solo come forma fisica, ma anche come veicolo di emozioni e stati d’animo. L’opera si configura come un’indagine sulla vulnerabilità e sulla forza del corpo femminile.
L’opera, datata 1910, si colloca in un periodo di intensa attività creativa per Schiele, caratterizzato da una profonda introspezione e da una ricerca di nuove forme espressive. L’uso di tecniche diverse su un unico foglio riflette l’approccio sperimentale di Schiele e la sua volontà di indagare a fondo il tema della nudità e della femminilità, esplorandone diverse sfaccettature. La provenienza documentata, con il passaggio attraverso importanti collezionisti e un’asta presso Klipstein & Kornfeld a Berna, aggiunge un contesto storico e collezionistico all’opera, collegandola a importanti figure del mondo dell’arte. Three Nude Girls e il suo verso Nude Girl rappresentano un esempio significativo del lavoro di Egon Schiele nel 1910, offrendo uno studio approfondito sulla figura femminile nuda. Il documento del Leopold Museum fornisce informazioni essenziali sull’opera, contribuendo a una comprensione più completa di questo lavoro cruciale nel contesto dell’Espressionismo e della produzione artistica di Schiele. L’opera si configura quindi come un’indagine sulla fragilità e sulla sensualità.
Titolo: Tre ragazze nude
Titolo: Three nude girls
Titolo retro: Ragazza nuda
Titoloretro: Nude girl
Data: 1910
Tecnica: Recto: Matita nera, acquerello, colore opaco su carta; Verso: Acquerello e pastello su carta
Dimensioni: 44 x 30 cm
Provenienza: Asta presso Klipstein & Kornfeld a Berna nel 1962 (Auktion Nr. 108, Los Nr. 1035); Dr. Rudolf Leopold (1962-1994); Acquisita dal Leopold Museum-Privatstiftung nel 1994
Analisi critica delle opere di Egon Schiele
SchieleArt • Tre ragazze nude e Ragazza nuda •
La danza nuda dell'esistenza affermata ⋯
La vita ride e si afferma solo quando ti spogli di tutto e danzi al meriggio senza ombra d’io
Friedrich Nietzsche Così parlò Zarathustra
Filosofia, Volontà di potenza, Romanzo filosoficoIl nudo come sismografo dell'esistenza ⋯
Schiele trasformò il nudo da oggetto di contemplazione erotica a specchio dell'anima, rivelando senza filtri la fragilità, la paura e la solitudine. I suoi corpi, spesso emaciati e in pose innaturali, diventano sismografi dell'esistenza, captando le scosse dell'inconscio.
Reinhard Steiner Schiele
Storia dell'arte, Espressionismo, Critica d'arteIl movimento divenuto uomo ⋯
Non si arruolò, perché era già parte di quel corpo. Non giurò fedeltà, perché la sua anima era già intrisa di quella fede. Quando la Senussiya chiamò alla guerra, Omar non fece che obbedire a una voce che era sempre stata la sua. Era il movimento divenuto uomo, la fede divenuta spada.
Ali Mustafa al-Misrati Omar al-Mukhtar. L'invincibile
Biografia, Letteratura arabaIl prezzo della consapevolezza poetica ⋯
La poesia si paga, non certo come una colpa, ma come qualcosa di prezioso che ci porta alla conoscenza e alla consapevolezza.
Mi rendo conto che il mio scrivere cambia in funzione del mio percorso e di quello che incontro, questo dolore di cui parlo spesso non è il mio personale, ma esiste nel mondo, mi attraversa, non posso scansarmi perché facciamo tutti parte del corpo unico dell'Umanità.
A volte paghiamo la poesia col dolore, altre volte è bellezza sconvolgente, il dono della poesia.
Mariangela Ruggiu Intervista
Poesia, Interviste, RiflessioniLa vulnerabilità svelata nel riposo ⋯
Forse c'è qualcosa di più intimo e segreto da scoprire nel volto di una persona addormentata che in un corpo nudo.
Jonathan Coe La casa del sonno
Letteratura inglese, Psicologia, Romanzo
Corpo, feticci, installazioni di Lea Vergine
Questo saggio della grande critica d’arte italiana analizza come il corpo sia diventato il protagonista assoluto dell’arte del Ventesimo secolo, trasformandosi da oggetto di rappresentazione a linguaggio esso stesso. L’approccio di Vergine è fondamentale per comprendere artisti come Schiele, che hanno usato il corpo come un testo su cui scrivere le tensioni, le angosce e i desideri della modernità, superando la pittura tradizionale per approdare a un’espressione più diretta e viscerale della condizione umana.
L’occhio e lo spirito di Maurice Merleau-Ponty
In questo testo, il filosofo si concentra sul rapporto tra il corpo del pittore, la sua visione e il mondo. Dipingere non è semplicemente riprodurre, ma un atto incarnato in cui l’artista, attraverso il proprio corpo, entra in dialogo con il visibile. Questa visione è perfetta per leggere Schiele, la cui linea nervosa e vibrante sembra essere l’estensione diretta del suo stato interiore. L’opera d’arte non mostra solo dei corpi, ma rivela il modo in cui il corpo dell’artista sente il mondo.
Venere e Adone. Amore e bellezza nell’arte di Melania G. Mazzucco
L’autrice ripercorre la storia della rappresentazione dell’amore, della bellezza e del nudo nell’arte occidentale. Il libro offre un contesto prezioso per misurare la portata rivoluzionaria dell’opera di Schiele. Mettendo la sua cruda rappresentazione della nudità e della vulnerabilità a confronto con i canoni classici e rinascimentali descritti da Mazzucco, si comprende appieno come Schiele abbia infranto secoli di idealizzazione per mostrare la verità inquieta e non edulcorata del corpo umano.
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