L’essere umano tende a voler controllare la propria vita, cercando di razionalizzare le esperienze e di gestire gli eventi quotidiani. Tuttavia, in questo caso non c’è nulla da controllare perché ci troviamo di fronte a qualcosa di profondo e ancestrale, che sfida le nostre capacità di comprensione e gestione. Questo aspetto irrazionale della psiche è spesso radicato nelle esperienze collettive e nei miti che hanno attraversato secoli, influenzando il modo in cui percepiamo il mondo e noi stessi.
Le ricerche del professor Rosaci, come si può notare nei suoi interventi, affondano nella mitologia, che è spesso considerata inattuale o superata. Tuttavia, ciò che percepiamo come antichità è in realtà una parte di noi, una fonte di nutrimento quotidiano che continua a guidarci, anche se spesso in maniera irrazionale. La mitologia, lungi dall’essere un semplice insieme di racconti obsoleti, rappresenta una saggezza ancestrale che ci parla attraverso simboli e archetipi che risuonano nel profondo della nostra psiche.
In un’epoca in cui la razionalità e la logica sembrano dominare il pensiero umano, è essenziale riconoscere l’importanza dell’irrazionale. Le emozioni, le intuizioni e le esperienze soggettive non possono essere completamente comprese attraverso un approccio puramente analitico. Spesso, le decisioni che prendiamo e i percorsi che scegliamo sono influenzati da motivi che sfuggono alla nostra consapevolezza razionale. La mitologia ci offre un linguaggio simbolico attraverso il quale possiamo esplorare queste dimensioni irrazionali, permettendoci di connetterci con le nostre radici più profonde.
Un esempio di come l’irrazionale e l’ancestrale si intreccino nella vita quotidiana può essere visto nei miti di creazione, che raccontano storie di origine, conflitto e riconciliazione. Questi racconti non solo riflettono esperienze storiche, ma offrono anche modelli per la comprensione delle nostre sfide contemporanee. L’archetipo dell’Eroe, presente in molte culture, rappresenta il viaggio di trasformazione e crescita personale che ognuno di noi affronta. Anche se le circostanze possono cambiare, il tema fondamentale del superamento delle avversità rimane attuale.
È interessante notare come le esperienze ancestrali possano manifestarsi nei sogni e nelle visioni, spesso portando messaggi simbolici che possono aiutarci a navigare nelle complessità della vita. Jung sosteneva che i sogni sono una finestra sull’inconscio, e attraverso di essi possiamo accedere a una saggezza più profonda che trascende la nostra esperienza personale. Questa saggezza è spesso espressa attraverso immagini archetipiche che richiamano miti antichi, rivelando così come il nostro inconscio collettivo continui a influenzare le nostre vite.
Inoltre, l’irrazionale trova espressione anche nei rituali e nelle tradizioni culturali che, sebbene possano sembrare obsoleti ai nostri occhi moderni, rappresentano legami vitali con il passato. Questi rituali, che spesso attingono a simbolismi mitologici, fungono da strumenti di connessione e integrazione, permettendoci di affrontare le transizioni della vita con maggiore consapevolezza e significato. L’atto di partecipare a un rituale può risvegliare emozioni profonde e un senso di appartenenza a qualcosa di più grande di noi stessi, un’ancora in un mondo in continuo cambiamento.
L’irrazionale e l’ancestrale sono elementi fondamentali della nostra esperienza umana, che meritano di essere riconosciuti e integrati nel nostro modo di vivere. Le ricerche del professor Rosaci e il suo approfondimento nella mitologia ci invitano a esplorare queste dimensioni con rispetto e apertura, comprendendo che anche ciò che può sembrare inattuale è, in realtà, una parte essenziale della nostra identità. Riconoscendo e accettando l’irrazionale nella nostra vita, possiamo scoprire nuove fonti di saggezza e nutrimento che ci guideranno nel nostro cammino.
Jung e l'Inconscio: Un viaggio interiore
Conversazioni tra Davide D'Alessandro, psicologo clinico, insieme al professor Domenico Rosaci
SchieleArt • •
satiro (sostantivo maschile) ⋯ Una delle poche figure della mitologia greca che trovi riscontro in quella ebraica (Levitico, XVII, 7). Il satiro fu in un primo tempo membro di una dissoluta comunità vagamente legata al culto di Dioniso, ma in seguito subì molteplici trasformazioni ed evoluzioni. Non è infrequente che venga scambiato con il fauno, una più recente e dignitosa creazione dei Romani, un po' meno antropomorfica e più simile a una capra.
Ambrose Bierce Il dizionario del diavoloInvecchiano i ricordi, i sogni, le parole scritte e pronunciate. Invecchiano gli amori. Invecchia la riva del mare, che si ritrae con i contorni della costa; invecchia il greto del fiume, il profilo delle montagne, che cambia di stagione in stagione. E invecchia il cielo, perché perde le sue stelle. Perché questo è il potere del tempo: cambiare i volti, trasformare l'amore in abitudine, sfumare i ricordi, distruggere i sogni, scolpire la pietra, inghiottire il mare e far morire le stelle.
Salvatore Basile Lo strano viaggio di un oggetto smarritoPrima di venire ucciso dalla curiosità, il gatto impara di più sul mondo che un centinaio di cani non curiosi.
Ne aveva inoltre concluso che la Curiosità poteva essere aggiunta a quell'elenco di caratteristiche- Senso dell'umorismo, Immaginazione, Erotismo, Spiritualità, Insubordinazione e Senso estetico - che, a sentire sua nonna, separavano gli esseri umani a pieno titolo da quelli meno evoluti.
Tom Robbins Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldiL'opera di Stroheim appare come la negazione di tutti i valori cinematografici della sua epoca. Egli restituisce il cinema alla sua funzione primaria, lo riabitua a mostrare. Distrugge la retorica e il discorso, per fare trionfare l'evidenza; sulle ceneri dell'ellisse e del simbolo, crea un cinema dell'iperbole e della realtà; contro il mito sociologico del divo eroe astratto, ectoplasma di sogni collettivi, riaffermerà l'identificazione più singolare dell'attore, la mostruosità dell'individuale.
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