Egon Schiele ⋯ Red HandI presocratici si muovono su un terreno di intuizioni ispirate, in un mondo che si avvicina alla poesia e ai riti misterici. Questi filosofi, che precedettero Socrate, si concentrarono sull’osservazione della natura e sui principi fondamentali che governano l’universo. La loro visione del mondo si distingue dalla presunta onnipotenza degli esseri umani, poiché ci riporta al sacro, al mistero, ai sogni e alle visioni. In un’epoca in cui la ragione cominciava a emergere come strumento di conoscenza, i presocratici ci invitano a esplorare una dimensione più profonda e misteriosa dell’esistenza.

Questa intuizione presocratica è intrinsecamente legata alla psicoanalisi, che cerca di interpretare i sogni e le esperienze inconsce. La psicoanalisi riconosce che, mentre il paziente parla, è l’inconscio che realmente comunica. Le immagini oniriche e le intuizioni che emergono durante la terapia possono rivelare verità nascoste e desideri profondi. In questo senso, i presocratici e i psicoanalisti condividono un obiettivo comune: scoprire ciò che giace sotto la superficie della consapevolezza e dare voce a ciò che è stato silenziato o dimenticato.

La verità risiede in questo materiale inconscio, da cui emergono le indicazioni che possono guidare la vita del paziente e restituirgli la parola. Proprio come i presocratici cercavano di comprendere i principi fondamentali dell’universo attraverso l’intuizione e l’osservazione, la psicoanalisi cerca di esplorare le profondità della psiche umana. Questo processo richiede un’apertura al mistero e una disponibilità ad affrontare la complessità dell’esperienza umana.

L’intuizione, quindi, diventa un ponte tra il sacro e il profano, tra il conosciuto e l’ignoto. I presocratici, attraverso le loro riflessioni filosofiche, ci offrono una visione del mondo che abbraccia l’incertezza e il mistero, mentre la psicoanalisi ci incoraggia a esplorare le nostre esperienze più intime e a dare senso a ciò che spesso rimane inespresso. Entrambi i campi ci invitano a considerare la complessità della nostra esistenza e a riconoscere che la verità non è sempre immediatamente accessibile.

Inoltre, l’approccio presocratico ci ricorda l’importanza di una relazione rispettosa con la natura e il mondo che ci circonda. I filosofi come Eraclito e Talete ci invitano a riflettere sui cambiamenti e sulle trasformazioni che caratterizzano la vita. Questa consapevolezza dell’impermanenza e dell’interconnessione di tutte le cose è essenziale per sviluppare un’intuizione profonda e per riconoscere che anche i sogni e le visioni sono parte di un tutto più grande.

La psicoanalisi, da parte sua, si occupa di esplorare il significato dei sogni e delle esperienze emotive, fornendo un contesto in cui il paziente può dare voce ai propri sentimenti e pensieri più profondi. Attraverso il dialogo terapeutico, il paziente può iniziare a comprendere le proprie intuizioni e a dare un senso a esperienze che potrebbero apparire caotiche o disordinate. Questo processo di esplorazione e di integrazione è simile alla ricerca dei presocratici, che cercavano di abbracciare il mistero della vita e di comprenderne le leggi fondamentali.

Il ruolo dei presocratici e l’importanza dell’intuizione sono elementi fondamentali per comprendere la natura dell’esistenza umana. La loro visione ci invita a esplorare il sacro e il misterioso, riconoscendo che le intuizioni profonde possono emergere dal nostro inconscio e guidarci nel nostro percorso di vita. La psicoanalisi, con il suo focus sull’inconscio e sui sogni, ci offre gli strumenti necessari per dare forma a queste intuizioni e per integrare le esperienze che ci definiscono. Così, sia i presocratici che la psicoanalisi ci incoraggiano a cercare una comprensione più profonda e significativa della nostra esistenza, abbracciando il mistero e la complessità che essa comporta.

Crediti
 Autori Vari
 Jung e l'Inconscio: Un viaggio interiore
  Conversazioni tra Davide D'Alessandro, psicologo clinico, insieme al professor Domenico Rosaci
 SchieleArt •  Red Hand • 1910



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  • Al limite stabilito tra il Sogno e la Realtà, lì inizia la Vita: ogni istante è fatto di dolore o di piacere; la felicità, quindi, si raggiunge solo quando vale la pena il cammino, però, è passeggera. E tutto ricomincia da capo - mistero indecifrabile, un grande miracolo -, dove ciò che ci muove è l'amore. Ma l'amore come rivoluzione, che, rendendo legittimi i nostri desideri e aspirazioni, ci permette di raggiungere pienamente la nostra individuazione in un processo di integrazione degli opposti.
     Rogério Fonteles Castro  

  • È come se nel nostro inconscio ci fosse una profonda consapevolezza, basata unicamente su esperienze inconsce, che determinate cose nate in un preciso momento dell'anno sono dotate di qualità specifiche, così che, grazie a quella conoscenza empirica immagazzinata nel nostro inconscio, noi siamo sempre più o meno uniformati al tempo.
     Carl Gustav Jung    Risonanze celesti

  • Come si orienta la coscienza nel corso dell'esperienza di vita?
    La sensazione (cioè la percezione sensoriale) ci dice che qualcosa esiste;
    il pensiero ci mette al corrente di che cosa si tratta;
    il sentimento ci rivela se si tratta di una cosa più o meno piacevole;
    l'intuizione ci fa capire la provenienza e il fine di essa.
    Il lettore si renderà conto che questi quattro criteri su cui si fondano i corrispondenti tipi di comportamento umano sono solo concetti relativi, come la volontà di potenza, il temperamento, l'immaginazione, la memoria e così via.
    Essi non sono affatto dogmatici, ma per la loro natura si rivelano validi criteri di classificazione.
     Carl Gustav Jung    L'uomo e i suoi simboli

  • Abbiamo una paura profonda come un abisso della laidezza del nostro inconscio personale: per questo l'europeo preferisce dire agli altri come dovrebbero agire. Non possiamo concepire come il miglioramento del tutto cominci dall'individuo, ivi compreso sé stesso. Molti pensano che sia dannoso gettare, anche una sola volta, uno sguardo dentro di sé. Questo ci rende malinconici come un giorno mi ha assicurato un teologo.
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    Attraverso la quiete si può entrare nel mistero
    della nostra anima e della creazione.
     Romano Battaglia  

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Riferimenti